“Anche in questa emergenza il Palermo ha dimostrato di essere di categoria superiore chi lavora in questa Società, oltre ad avere una professionalità da top club, ha un cuore grande".
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Accardi: “La società continua a dimostrarsi di categoria superiore. Campionato? Ci piacerebbe vincerlo sul campo”
"Questa settimana ci hanno consegnato a casa le cyclette per poter potenziare la preparazione, roba da non credere per la serie D, non ci manca davvero nulla"
A lodare l'operato fin qui svolto dal club di viale del Fante in questi giorni di emergenza sanitaria è Andrea Accardi. Il difensore rosanero, intervistato dal sito ufficiale, ha parlato del lavoro svolto dalla società: "Il gesto del presidente Mirri di regalarci le sfinci di San Giuseppe è stato splendido, rappresenta al meglio la bontà di questo uomo e la sua voglia di far crescere il senso di appartenenza anche a chi non è palermitano, quelli che hanno più anni di me dicono che ricorda in tutto e per tutto lo zio Renzo Barbera, il più amato di sempre. Anche nel giorno di Santa Lucia ha voluto farci un regalo, facendoci consegnare al campo le arancine e pregandoci di non sbagliare la vocale finale: le abbiamo assaggiate tutti e due giorni dopo abbiamo vinto a Castrovillari".
Ma non solo il numero un della società rosanero, anche i direttori e tutto lo staff stanno facendo il massimo: "Oltre al presidente, i direttori Sagramola e Castagnini sono costantemente presenti ed al nostro fianco, così come lo staff tecnico, i medici, i fisioterapisti, il team manager, i magazzinieri, sempre disponibili h24 per qualsiasi nostra esigenza. Questa settimana ci hanno consegnato a casa le cyclette per poter potenziare la preparazione, roba da non credere per la serie D, non ci manca davvero nulla".
Il management del Palermo è di categoria superiore, ma Accardi pensa però già a tornare sul campo per cercare di regalare la promozione in Serie C a tutti i tifosi rosanero: "Tutto ciò non ha nulla a che vedere con la quarta serie, categoria in cui alcune squadre non pagano gli stipendi addirittura da ottobre, per questo motivo abbiamo l’obbligo di tornare al più presto dove questo club, insieme alla città ed alla sua gente, merita di stare. Vorremmo vincere il campionato sul campo, sarebbe una gioia immensa, ma devono esserci le necessarie condizioni di sicurezza ed al momento è difficile azzardare previsioni. Ci siamo fermati poco prima del rush finale, c’erano le giuste condizioni per l’allungo decisivo, adesso non possiamo fare altro che allenarci sodo come se avessimo la certezza che torneremo presto a giocare, è l’unico modo per mantenere al massimo gambe e testa”.
Infine, un pensiero per il suo grande amico ed ex compagno Nino La Gumina, anch'esso palermitano, che ha dovuto fare i conti da vicino con il coronavirus: “Voglio abbracciare virtualmente il mio grande amico Nino La Gumina – ha concluso Accardi – ci sentiamo ogni giorno, per fortuna sta bene dimostrando di essere il solito leone”.
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