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Italia, Tavecchio: “Umiliato per la situazione Mondiali, Ventura doveva dimettersi subito. Mancini e Malagò…”

Mediagol52

Carlo Tavecchio, ex presidente FIGC, ha parlato dell'ex ct della Nazionale Gian Piero Ventura e delle sue dimissioni

Carlo Tavecchio torna a parlare di Nazionale.

Intervistato ai microfoni di SportItalia, l'ex presidente della FIGC è tornato a parlare delle sue dimissioni: "E' stata una decisione molto sofferta quella notte, mi sono caricato di un peso che forse non competeva solo a me, perché soprattutto non ho tirato calci di rigore e nemmeno l'allenatore. Mi sono sentito quasi umiliato da una situazione che vedeva la nostra nazione non essere presente dopo quasi 60 anni ai Mondiali".

Poi, ha parlato anche dell'ex ct della Nazionale Italiana, Gian Piero Ventura: "Ventura non è stato il mio più grande errore, tutti al momento della scelta erano contenti di avere lui come ct. Tutti, nessuno escluso. Ha fatto tutto quello che gli chiedevano di fare, ma secondo me ha sbagliato dal punto di vista tecnico. E dal punto di vista politico e morale doveva dimettersi dalla carica la sera stessa dell’eliminazione. Ha preso tutti i soldi dallo stipendio, se non si è dimesso prima evidentemente le sue valutazioni erano diverse dalle mie. Il mio nome per il dopo-Ventura era Antonio Conte, avrei fatto carte false con tutti gli sponsor del mondo per riportarlo a casa".

Sulla scelta di Mancini, prima scelta come prossimo allenatore degli Azzurri: "Tutti sanno della mia fede nerazzurra, quindi posso parlare di lui come di una persona che ha portato grandi risultati all’Inter".

Infine, Tavecchio ha esposto la sua opinione su Malagò, presidente del CONI e attuale commissario straordinario della Lega di Serie A: "Non ho mai fatto niente contro le decisioni prese da lui al Coni. Ho cercato di essere sempre un uomo di pace ma non ho trovato altrettanta rispondenza, non ho capito perché abbia cambiato atteggiamento nei miei confronti".