La sconfitta dell'Italia nel play-off mondiale ha deluso e messo in crisi l'intero movimento calcistico italiano.
serie a
Italia, Albertini: “Avevamo le carte in regola per arrivare al Mondiale. Tavecchio? Con me al timone…”
Le parole dell'ex centrocampista del Milan e della Nazionale
A commentare la disfatta azzurra, tra gli altri, anche Demetrio Albertini che a margine del Gran Galà del Calcio 2017, ha detto la sua sull'eliminazione della nazionale azzurra guidata da Ventura.
"Se le cose sarebbero andate meglio con me e non con Tavecchio? Questo non lo so, è anche la bellezza dello sport. Mi sono messo a disposizione nel 2014, oggi giudicare l’operato di qualcuno è la cosa più semplice. Bisognerebbe invece capire quali siano state le cause e magari avere il coraggio di poter cambiare, questo è il mio pensiero da esterno e da chi si è messo a disposizione 3 anni fa. Da dove partirei? Credo un bel progetto sportivo sia una cosa importante, non sono qui per presentare una candidatura. Credo che le seconde squadre siano un percorso percorribile nel nostro paese, il mio programma è lì scritto è lì rimane, ma oggi è troppo facile parlare sulle ali dell’emotività. Bisogna essere razionali e cercare il percorso condiviso, qualcosa di impossibile da condividere tra tutte le componenti. Credo che la Nazionale, con tutti i difetti che potesse avere, aveva tutte le carte in regola per andare al mondiale. Li reputo dei campioni, chi indossa la maglia della Nazionale sa cosa fare, poi c’è il tema partita in sè e purtroppo c’è anche la sconfitta. Scegliere un CT è la cosa più difficile, perché viene sempre criticato: per un uomo di esperienza il primo nome che mi viene in mente è Ancelotti, ma deciderà il presidente. Allenatori con esperienza ci sono. Ventura? È sempre difficile perché facendo l’imprenditore ora, non raggiungendo gli obiettivi primari, non mi dimetterei, ma certamente chiuderei".
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