Giocare senza Ibrahimovic può rappresentare un vantaggio per la Svezia.
nazionali
Hamrin scarica Zlatan: “Meglio che non ci sia, in campo è un fastidio”
L'ex attaccante della nazionale svedese ha rottamato il connazionale in un'intervista a Il Mattino.
E' questo il pensiero di Kurt Hamrin, ex attaccante degli scandinavi e del Napoli, intervistato da Il Mattino. "Per me è quasi meglio che non ci sia Zlatan, perché in campo era un fastidio. Sempre tutti a cercare la sua giocata, mica sempre gli riusciva. Per carità, se sta bene al 100% va bene, ma quando ha problemi fisici è quasi un peso. Poi la Svezia quando lui non c'è è diversa, magari non può contare sul colpo magico, ma ci sono undici giocatori che lottano. Ibra è uno che concentra il gioco solo su se stesso. Certo, è eccezionale, ma deve essere al top per fare la differenza. Certo, è il migliore degli ultimi 20 anni della Svezia, però il fatto che non ci sia più ha consentito a tutti di crescere e di sentirsi resonsabilizzati. Con lui in campo vincevi anche giocando male, adesso è impossibile".
MOMENTO SVEDESE - "Adesso la Svezia è più squadra e l'Italia non la deve sottovalutare: si ricordi che ha battuto la Francia e ha eliminato l'Olanda. Il merito è del ct Andersson: alla fine dell'Europeo siamo tornati a casa un po' demoralizzati. Lui ha ridato grande entusiasmo. Forlsberg? Veloce, abile. Mi piace".
INSIGNE OUT - "Davvero non gioca? E' un bel talento, salta l'uomo, è rapido, quasi un uccellino come lo ero io. Un'ala vera, anche se rispetto ai miei tempi difende anche tanto, mentre io vivevo nell'area avversaria. E' molto utile al gioco di squadra, molto altruista anche. Sarri? L'ho avuto con me quando allenavo il Figline. Un ragazzino tosto, determinato. Era negli allievi e lo portai dritto in prima squadra. Era il 1976. Ora è uno dei tecnici più bravi di tutti e mi fa assai piacere per lui e per il Napoli".
© RIPRODUZIONE RISERVATA