FIGC, Gravina: “L’integrazione è importante, il calcio non è soltanto economia. Il Progetto Rete…”

Gabriele Gravina presenta il Progetto Rete.

L’iniziativa sviluppata dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, giunta quest’anno alla sesta edizione, è rivolta ai ragazzi accolti nei Progetti Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati presenti in tutto il territorio nazionale e si pone l’obiettivo di utilizzare il calcio come veicolo per favorire i processi di inclusione e promuovere comportamenti eticamente corretti attraverso l’educazione ai valori utilizzando l’attività sportiva come modello per la società.

Il numero uno della FIGC, intervenuto nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi presso la splendida cornice di Villa Niscemi questo pomeriggio, ha illustrato gli obiettivi e le modalità di azione del progetto: "Sono particolarmente grato al mondo del calcio per tutto quello che stiamo cercando di fare per quanto riguarda l’integrazione. È importante saper unire le culture, questo progetto è partito nel 2015 e ci sono stati coinvolti più di 2000 soggetti. Abbiamo scoperto quanto sia importante un’altra dimensione del nostro mondo: un livello che ci porta a visionare ancor di più un liberalismo. Vogliamo far capire quanto sia importante il calcio anche dal punto di vista economico, ma vogliamo che non sia l’unico aspetto che venga evidenziato. Cerchiamo di creare il gruppo e vogliamo testimoniare dei valori, fa il progetto Rete ho imparato molto e ho capito che è importante saper donare qualcosa perché poi qualcosa ci ritorna e ci arricchisce. Ringrazio tutti i collaboratori e la città di Palermo dove quest’anno stiamo portando una serie di eventi legati alla solidarietà e alla fraternità".

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