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Napoli, Salvini benedice Gattuso: “Lo adoravo da giocatore, speriamo che sia più fortunato. Milan? C’è una cosa frustrante…”

Le dichiarazioni del Leader della Lega, Matteo Salvini, sull'avvicendamento tra Ancelotti e Gattuso sulla panchina del Napoli e sul momento del Milan

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Per il nuovo tecnico del Napoli, Rino Gattuso, arriva la benedizione del leader della Lega, Matteo Salvini. Dopo qualche aspro screzio mediatico consumatosi quando Ringhio sedeva sulla panchina del Milan, Salvini ha deciso di adottare toni decisamente più concilianti nei confronti dell'erede di Ancelotti sulla panchina partenopea. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'ex Ministro degli Interni nel corso del format radiofonico "Punto Nuovo Sport Show" in onda su Radio Punto Nuovo.

"Gattuso? Il problema del Milan non sono gli allenatori, ma altro. Ho amato con tutte le mie forze Gattuso da giocatore, usciva sempre sudato. In panchina al Milan è stato poco fortunato, spero lo sia di più a Napoli, perché lo merita. Io come Gattuso? Io ci metto il cuore, poi può piacere o no. Stamattina sono stato a Poggioreale, a parlare con agenti donne ed uomini, in quello che faccio ci credo e vado fino in fondo. A volte vinci e perdi, sono contento che gli italiani mi riconoscano onestà, passione, voglia. Il buon Dio darà il giudizio finale. Sul campo di calcio la mia carriera è finita 10 anni fa, guardo il calcio in TV, anche se il Milan non regala troppe soddisfazioni. Ruolo? Giocavo terzino destro, o libero. Dirigenza Milan? Spero ci sia qualcuno che abbia un nome e cognome, identità. E' frustrante avere un fondo straniero, chi va a seguire la squadra? Mi auguro torni qualcuno in carne ed ossa. Berlusconi? E' stato un numero un eroe sotto tanti punti di vista. Gattuso al Napoli? Pensavo che Ancelotti facesse bene, ha vinto ovunque. Non so cosa sia successo, ma il discorso è stato anche sui giocatori in attesa di rinnovo, il problema non sta solo in panchina. Sciopero curve italiane? Mi sono occupato di violenza fuori e dentro gli stadi, gestire la sicurezza. Bloccare la violenza è stata una mia priorità, preferisco il dialogo anche con le tifoserie organizzate. Il problema non sono bandiere, tamburi, cori, ma se vai allo stadio con un coltello, non vedrai mai più degli spalti. Inter o Juventus? Sono di Milano, la rivalità per un milanista è l'Inter. Preferirei vincesse il Milan o il  Napoli, la Lazio, la Roma".