Parla Dries Mertens.
serie a
Napoli, Mertens: “Qui mi sento a casa, nostro obiettivo l’Europa League. Sto un po’ male per la distorsione, ma…”
Le dichiarazioni dell'attaccante belga del Napoli, Dries Mertens
L'attaccante belga del Napoli, che ha subito una distorsione durante la seduta di allenamento di ieri, mirata a preparata la gara di Coppa Italia contro il Sassuolo, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, si è soffermato sugli obiettivi del gruppo guidato da Carlo Ancelotti, tra campionato ed Europa League: "Siamo una squadra forte, con giocatori forti. Da quando sono qui il Napoli è cresciuto tantissimo. Non parlo dei primi undici, ma di tutta la rosa composta da 23-25 giocatori. Vedo una società molto cresciuta. Siamo insieme da tanti anni, siamo come una famiglia".
"Nel girone d'andata abbiamo fatto bene - ha proseguito il classe '87 -, abbiamo raccolto 44 e sono tanti. Adesso il nostro obiettivo è continuare a stare dietro alla Juventus. Ci abbiamo provato anche l'anno scorso. C'è anche uno scontro diretto. Non si sa mai, la Juventus può perdere punti e fiducia e noi dobbiamo essere qui. Per quanto riguarda l'Europa League, invece, sono sicuro che con questa squadra possiamo vincerla. Siamo stati sfortunati in Champions League, abbiamo perso solo col Liverpool in un girone con due candidate alla vittoria finale. Abbiamo fatto ottime partite, senza però superare il turno".
Tra i tanti temi trattati, Mertens, si è soffermato anche sul caldo tema del razzismo, che ha recentemente coinvolto Kalidou Koulibaly: "Non capiamo questi ululati cosa fanno a ragazzi come Koulibaly. Per me Kalidou è un fratello e nello spogliatoio l'ho visto proprio male male. Non per il cartellino rosso, si sentiva male perché sentiva d'aver perso contro il razzismo. L'abbiamo visto tutti giù di morale e mi dispiace molto per una cosa così".
Sui suoi obiettivi personali: "Voglio continuare a fare passi in avanti e fare crescere la squadra. Adesso, sto un po' male per la distorsione, ma va bene dai. A Napoli sono cresciuto molto. Le persone qui mi hanno trattato bene, mi sento a casa mia. Credo di aver segnato tanti bei gol con la maglia azzurra, ma penso che il più bello sia quello contro il Torino, un pallonetto è sempre speciale".
Chiosa finale su Allan: "E' l'esempio giusto per dire che a Napoli si cresce tanto. Come Koulibaly, come altri calciatori. Siamo cresciuti tanto e per questo dobbiamo ringraziare il Napoli. Sono sicuro che tra cinque anni nessuno si spiegherà perché questa squadra non abbia vinto. La Juventus ha preso anche Ramsey adesso, il miglior giocatore dell'Arsenal. Lì ci sono calciatori che hanno già vinto, è difficile giocare contro di loro, ma noi siamo cresciuti. Da 7-8 anni c'è la Juventus ad un livello altissimo, ma noi dobbiamo continuare il nostro lavoro e non perdere il nostro obiettivo - ha concluso - ".
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