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Napoli, De Laurentiis: “Koulibaly non ha clausola, zero contatti con Sarri. Insigne? Lo cedo solo se…”

Napoli, De Laurentiis: “Koulibaly non ha clausola, zero contatti con Sarri. Insigne? Lo cedo solo se…”

Il presidente degli azzurri ha parlato del rapporto con l'ex tecnico e della situazione contrattuale di alcuni top player

Mediagol52

Soltanto Carlo Ancelotti nel cuore del presidente.

Aurelio De Laurentiis, fin dal primo momento, non ha mai nascosto la sua devozione nei confronti del nuovo tecnico del Napoli, chiudendo immediatamente il capitolo della storia del club scritto da Maurizio Sarri. Ad alcuni mesi di distanza, il patron degli azzurri è tornato a parlare dell'ex allenatore, adesso sulla panchina del Chelsea, nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni de Il Corriere dello Sport, scegliendo però di non rispondere alle provocazioni ricevute nei giorni passati.

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Queste le sue dichiarazioni: "Rispondere alle accuse di Sarri? Assolutamente no. Ha detto cose completamente inesatte, ma non mi va di replicare sennò questa diventa una telenovela dai toni antipatici e che non interessa a nessuno. Io sono felice con Ancelotti e non ho più sentito mister Sarri dopo la bottiglia di champagne che abbiamo aperto la domenica sera dell’ultima partita. Da allora zero contatti".

In seguito ha analizzato la questione legata alla permanenza di due dei giocatori più importanti della rosa, ossia Kalidou Koulibaly, grande desiderio di numerosi top club europei, e Lorenzo Insigne: "Koulibaly guadagna una cifra blu (sorride, ndr), ma non ha nessuna clausola. Una clausola “simbolica” ce l’ha Insigne: con Raiola abbiamo stabilito che se arriva un’offerta da 200 milioni, lo vendiamo. Non è un accordo scritto, ma verbale. Duecento milioni, chiaro?".

Infine, un commento sulla reale forza del Napoli, che deve dimostrare di poter fare meglio della passata stagione, riuscendo a battere la Juventus e riuscire così a realizzare il sogno del tanto ambito scudetto: "Lo vedremo se è più forte o meno forte. Siamo qui per lavorare. Nel calcio non sei artefice del tuo destino perché ci sono altre 19 squadre in Italia e molte di più in Champions. Dipende anche dagli altri, ma io ho fiducia".

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