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Napoli-Atalanta, De Laurentiis: “Come si permette l’arbitro ad espellere Ancelotti? Una cafonata”

SSC Napoli v OGC Nice

Il presidente del Napoli ha commentato il pareggio ottenuto contro l'Atalanta in occasione della decima giornata di Serie A

Mediagol52

Il duro attacco di Aurelio De Laurentiis.

La sfida tra il Napoli e l'Atalanta è stata caratterizzata da grandi polemiche: l'arbitro non ha infatti giudicato falloso un contrasto tra KjaerLlorente in area di rigore, e sul ribaltamento di fronte la Dea ha trovato il gol del pari con Josip Ilicic.

Al termine del match il presidente del Napoli ha parlato ai microfoni di Sky Sport, lamentandosi per le scelte prese dal direttore di gara, che ha anche espulso il tecnico Carlo Ancelotti: "Ma cos'è questa cafonata di un arbitro che si permette di buttare fuori un grande signore come Ancelotti. Fossi in lui direi che me ne vado da questo calcio dove gli arbitri non sanno arbitrare come in Inghilterra, perché si fa a cazzotti, si sospende la partita 27 volte, ci vogliono 8-10 minuti di recupero. Basta, ci siamo stancati: senza di noi andrebbero a pelare le patate".

Sul fallo da rigore: "Ho detto che a velocità normale è rigore, a suon di logica. Ma io non voglio dire se lo è o meno. Dico che ho il diritto, per i soldi che investo nel calcio, per i calciatori miei e dell'altra squadra, di vedere le immagini al VAR. Ma vi rendete conto che potremmo essere il più grosso partito politico d'Italia? Saremmo in grado di cambiare questo calcio che non va avanti. Non possiamo pagare e comprare giocatori per centinaia di milioni, non possiamo permettere che le squadre di alta classifica abbiano centinaia di milioni di debiti per far giocare questi signori (il riferimento è agli arbitri, ndr). Ma venissero a spiegarci le cose, anziché pontificare dall'alto. Ma chi siete? Calmi, tranquilli, sereni. Questo è il più bel gioco del mondo, che state cercando di avvelenare. Non voglio dire che ci sia una volontà specifica, ma ne abbiamo le tasche piene".

Sulla partita: "Io posso dire che l'Atalanta ha sempre fatto partite straordinarie, la rispetto molto. Come Gasp: ho un contratto firmato nel 2011 o nel 2013, prima di rinnovare quello di Mazzarri. Ha fatto bene al Genoa, bravissimo all'Atalanta, ha toppato soltanto all'Inter, ma evidentemente è difficile lavorare in grandi club dove la proprietà non ha un rapporto diretto con l'allenatore. Quanto ai miei giocatori, non li si può accusare di non saper giocare. Credo che finora abbiano onorato la maglia. Da qui alla fine ci sono tante partite: avremo modo di rifarci. Ciò nonostante, io che sono al di sopra di ogni sospetto, chiedo chiarezza e rispetto. Che non ci si scazzotti il lunedì e poi ci si dimentichi di tutto. Caro Nicchi, caro Rizzoli, bisogna che ci mettiate la faccia. Finora ce l'avete messa male: io ve lo dico, ho fatto cinema, siete grandi attori".

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