Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Lorenzo Insigne ha parlato a 360 gradi spaziando da un tema all'altro.
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Insigne attacca Higuain: “Prima fa l’amico e poi ci manca di rispetto. Con Ventura ci andrei a cena. Scudetto? E’ l’anno giusto…”
L'esterno del Napoli in un'intervista ha parlato di scudetto, Nazionale, Higuain, e tanti altri argomenti
Comincia l'intervista parlando dell'importanza di vestire la maglia del Napoli: "Ho sempre pensato di diventare un calciatore e di giocare nel Napoli. Sono fiero di questo perché per arrivarci ho fatto tanti sacrifici. Anche i miei genitori ne hanno fatti e questo è un motivo d’orgoglio. Giocare a Napoli da napoletano non è facile, ci sto riuscendo e spero di farlo ancora per molto". Se questo è l'anno giusto per vincere lo scudetto, dichiara: "Penso proprio di sì, ne siamo consapevoli. Gli altri anni andavamo in campo pensando che quella partita l’avremmo pure potuta pareggiare o perdere".
Riguardo all'Europa League: "Ho sentito dire che avremmo scelto di uscire dalla Champions per pensare al campionato, ma non è così - afferma Insigne - Speravo di andare avanti in Champions, abbiamo compromesso tutto nella prima partita con lo Shakhtar, perché l’abbiamo sottovalutato, lo ammetto. Ora abbiamo un’altra competizione, proveremo a vincerla: è un trofeo importante". Sull'Italia fuori dal Mondiale: "Potrei giocare il Mondiale nel 2022 quando avrò 31 anni, il momento giusto per vincerlo. Ma ora ripartiamo da zero e pensiamo anche all’Europeo, per vincerlo. Ventura? Ci andrei a cena insieme, gli ho sempre obbedito".
Poi, l'esterno, parla di Balotelli e Cassano: "Mario ha le potenzialità per essere un grande, sembra vecchio, ma ha 27 anni. Deve solo capire che è forte e spero che se ne renda conto prima che smetta di giocare. Cassano è un bravissimo ragazzo, bisogna saperlo prendere, ha un carattere particolare. Se avesse avuto la testa a posto avrebbe potuto vincere il Pallone d’Oro nei suoi primi anni, quando non c’erano Messi e Cristiano Ronaldo". Infine chiusura su Higuain e la sua esultanza al San Paolo: "Avrebbe dovuto avere un minimo di rispetto per noi ex compagni, dice di essere nostro amico, invia messaggini ad alcuni di noi alla vigilia e poi ci esulta in faccia? E’ stata una mancanza di rispetto".
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