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De Laurentiis: “Suning, non va bene così. Tavecchio? Pensa alla sua poltrona. E su Mertens…”

De Laurentiis: “Suning, non va bene così. Tavecchio? Pensa alla sua poltrona. E su Mertens…”

Le parole del presidente del Napoli in merito alla situazione in Lega, Serie A e Diritti TV. Decisamente senza peli sulla lingua...

Mediagol97

Nonostante sia a Los Angeles, Aurelio De Laurentiis non si perde una partita del suo Napoli.

Il presidente del club azzurro è stato protagonista di una lunga intervista rilasciata a Radio24, cominciata dalla magica rete segnata da Mertens ai danni della Lazio: "Non mi aspettavo quella giocata, quando ho visto questa palla entrare nell'angolo della porta sono rimasto basito e incantato! Ho gustato questo "dolce" olfattivamente e sulle papille per qualche minuto, davvero non ci credevo! Ogni tanto mi portavano un caffè, mi sono venute quasi le palpitazioni! Premio speciale per il belga? Già ha fatto lui un regalo a noi, è una cafonata rispondere con un altro regalo. Napoli da scudetto? A casa mia c'è una teca piena di corni. A me piace farli vedere e caricarli dell'invidia altrui".

SULLA NUOVA SERIE A

De Laurentiis ha poi parlato di come dovrebbe cambiare il calcio italiano. 

"Nel 1986 le squadre in Serie A erano 16, se fossero ancora 16 sarebbero tutti più felici e competitivi. Ritoccherei il numero di squadre con una sola retrocessione. È un problema che ho affrontato spesso con Tavecchio che mi risponde: 'Siete voi della Serie A che vi dovete imporre!', perché deve mantenere il suo posto e la sua poltrona, quindi ci sente e non ci sente. E tu che ci stai a fare? Vediamo anche con la Uefa come rimodulare il calcio per accontentare tutti quanti. Infront dice che il campionato a 20 porta i soldi? Non è vero, dice delle bugie che vanno bene alle piccole società di calcio, non a quelle che vorrebbero un calcio competitivo: per farlo servono grossi calciatori. In estate si è fatto un mercato con tantissimi soldi, prima con delle operazioni da 50-60-70 milioni sembrava chissà cosa avessi fatto, ora è diventata una follia!".

DIRITTI TV

"Adesso bisogna vendere bene il calcio italiano che è molto indietro. Gli spagnoli hanno risanato il calcio con un amministratore delegato: loro prendono 700 milioni per l'estero, non si capisce perché noi ci dobbiamo accontentare di 300/400 milioni. Se De Siervo (amministratore delegato di Infront, ndr.) non è capace di guidare una Ferrari dimostrando che ha una Fiat, ha sbagliato casa: accontenta solo i piccoli club. Perché dopo Bogarelli, un illuminato, devo avere un De Siervo che viene dalla Rai e non faceva delle grosse vendite? Serve qualcuno vicino a lui per fare delle trattative, non si possono fare trattative al di sotto del calcio spagnolo che ha Atletico, Real Madrid e Barcellona perché noi abbiamo Juventus, Napoli, Inter, Milan, Roma, Lazio e Fiorentina. Quando sento parlare di Suning, dice che non può intervenire in queste trattative: è il presidente dell'Inter, che fa? Va al ribasso? Non va bene".

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