Una stagione già archiviata, ma da cui il Napoli trae importanti insegnamenti.
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De Laurentiis: “Sarri mi farà divertire, Tavecchio pensa solo alle rielezioni. Mercato? Difficile migliorare questa squadra”
L'intervista al presidente dei partenopei: "Quell'incidente di Higuain in Napoli-Udinese ci ha un po' frastornato. Non fosse capitato, avremmo vinto probabilmente lo scudetto. Speriamo che nel futuro tutto ciò non si debba ripetere".
La seconda posizione è un grosso passo in avanti nell'ambito del progetto pluriennale di Aurelio De Laurentiis, la cui prima mossa per il 2016-17 è stata soddisfare l'allenatore con un contratto più lauto: il rapporto tra Sarri e i partenopei non era in scadenza, ma il numero uno del club azzurro ha voluto ugualmente appagare il proprio mister, per la bontà del lavoro svolto fin qui. "Maurizio e sua moglie sono due persone squisite - racconta De Laurentiis a Premium Sport -. Lui è talmente concentrato e scaramantico che è difficile frequentarlo. Difficile trascinarlo al di fuori di quello che è il suo mondo. Lo rispetto. E' così e a me va bene. Sul campo vince, è forte, e a me va bene così: non si può avere tutto dalla vita - sorride il patron azzurro -. Quest'anno vogliamo onorare tutte le competizioni. Sarri ci farà divertire e ne combinerà delle belle, più di quanto abbia già fatto".
Ufficialmente non è ancora cominciato, ma è già tempo di calciomercato. "Difficile migliorare una squadra che ha giocato bene questo campionato. Faremo degli innesti perché con Champions e campionato servono una ventina di giocatori su cui puntare. Il nostro allenatore si deve abituare a più competizioni. Quest'anno vogliamo onorare Champions League e Coppa Italia. Se avessimo avuto più tempo per preparare il campionato, con un po' di fortuna in più, anche senza vincere su Juve e Roma, magari avremmo vinto lo scudetto quest'anno - si rammarica De Laurentiis -. Quell'incidente di Higuain in Napoli-Udinese ci ha un po' frastornato. Speriamo che nel futuro tutto ciò non si debba ripetere. Tutti si sono ambientati e si è trovato ormai l'equilibrio. Difficile migliorare una squadra del genere".
Spazio anche per parlare della Nazionale e di Lorenzo Insigne che oggi compie 25 anni. "Tanti auguri ad Insigne. Farà sicuramente bene. Non posso sapere cosa può fare l'Italia. Il modulo 3-5-2 è forte per la Nazionale, ma non buono internazionalmente parlando. Conte credo sia proprio un fedelissimo di questo modulo. Anche se, diciamoci la verità, questi moduli esistono e non esistono. La squadra vincente, il mister capace, si adattano all'avversario. Si cambia in continuazione per vincere. A me piacerebbe che l'Italia trovasse uno stimolo per fare gioco divertente, perché in campo ci si deve divertire - sottolinea -. E' un po' negativo fossilizzarsi sul 3-5-2, perché non permette a tutti i calciatori italiani di poter far affermare i propri talenti. Ci sarebbe bisogno di una regola di Tavecchio, ma lui pensa solo alle sue rielezioni - ha aggiunto -. Il mio Napoli è sempre stato portatore di un calcio internazionale. Abbiamo sempre avuto giocatori impegnati nelle rispettive Nazionali. Anche qui Tavecchio sbaglia: libertà assoluta nei vivai delle squadre di Serie A, perché noi ci dobbiamo limitare? Faccio un appello a Tavecchio: bisogna rimodernarsi, nei tuoi 70 anni devi sentirti anche un po' ventenne".
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