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Palermo, l’ex Michele Ferri dice basta: “Giusto fermarmi adesso. Il Milan, la famiglia e le emozioni in rosanero. Baldini e Giampaolo…”

L'ex difensore di Palermo, Cagliari e Atalanta ha deciso di appendere le scarpe al chiodo a trentotto anni e chiudere una lunga ed intensa carriera da calciatore. Dalle giovanili col Milan alle esperienze in Serie A fino al ritorno nel...

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Michele Ferri ha detto basta.

L'ex calciatore del Palermo, che ha vestito la maglia rosanero dal 2003 al 2006, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo all'età di trentotto anni. Una lunga carriera caratterizzata da quindici anni di professionismo, diverse esperienze gratificanti in Serie A, due anni in Serie D e l'ultima avventura nella sua città, a Busto Arsizio, in Eccellenza.

"Il calcio l'ho visto cambiare negli anni. Prima c'era più meritocrazia, ora è diverso: le regole che obbligano a schierare i giovani in certe categorie hanno rovinato il sistema. Non le condivido. Buona parte di questi ragazzi, appena esce dall'età utile, smette. Oggi c'è meno rispetto da parte dei più giovani nei confronti di chi ha qualche anno in più. Sono più spavaldi. E comunque esiste molta esasperazione a livello giovanile. I genitori hanno le loro responsabilità. Perché il calcio deve regalare sogni. E i sogni vanno vissuti con serenità. I miei genitori sono stati fondamentali soprattutto nei dieci anni di Milan, senza di loro non sarei andato da nessuna parte. Poi la vicinanza di mia moglie Aurora è stata importantissima", ha dichiarato Ferri ai microfoni de 'La Prealpina'. 

LA CARRIERA -"Col Palermo ho esordito in A, fuori casa contro la Reggina nel 2004; ho segnato il primo gol nel 2005 contro il Lecce; ho vissuto un'emozione fortissima come la promozione dalla B alla A. Il 29 maggio 2004 nel giorno del mio compleanno. In Sardegna ho giocato con continuità disputando tante partite speciali: ricordo una vittoria contro il Napoli e un pari con la Juve di Capello che ci acciuffò all'ultimo. L'Atalanta è stata la squadra del rilancio dopo il periodo più difficile della mia carriera trascorso a Vicenza in B: in nerazzurro ho riassaporato la serie A. Il Milan? Speravo di esordire, invece mi sono limitato a qualche spezzone in amichevole e ad alcune panchine in Serie A e Champions (sorride, ndr)".

FUTURO - Ferri da qualche settimana è entrato nello staff tecnico della Caronnese, squadra che milita in Serie D, guidato da Roberto Gatti. "Mi piacerebbe allenare, voglio provare questa strada. Il tecnico più importante? Riccardo Tumiatti, allenava gli Allievi del Milan. Dopo l'annata coi Giovanissimi, l'allenatore di quella squadra mi fece capire che non sarei stato confermato; invece Tumiatti mi chiamò e mi diede fiducia. E' stato un passaggio fondamentale della mia carriera. Non ho mai avuto problemi con i mister. Ho cercato di imparare e mettermi in discussione. Baldini? Un uomo vero, di valori. Giampaolo? Un grande insegnante di calcio. Francesco Rocca? Prezioso per come è riuscito a farmi capire come il sacrificio sia fondamentale per ottenere i risultati", ha concluso.