Mino Raiola è tornato a tuonare contro i vertici del Milan: il procuratore di Gigio Donnarumma, che ha più volte attirato a sé le critiche da parte dei tifosi e che, come è noto, non gode di un ottimo rapporto con la dirigenza rossonera, è tornato a commentare la scelta, fatta dal suo assistito la scorsa estate, di continuare a far parte del club di Li Yonghong.
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Milan, Raiola: “Donnarumma? Dovrebbe andar via. Balotelli? Pronto a tornare in Italia. Con Mirabelli non parlo, non sono al suo livello…”
Il procuratore di Gigio Donnarumma e Mario Balotelli si è nuovamente scagliato con delle frecciate nei confronti della dirigenza del Milan.
"Gigio ha fatto una scelta, quella di restare al Milan, e io la rispetto. Se mi dovesse chiedere, però, di andare via mi metterei subito al lavoro anche perché le richieste importanti ci sono. Anzi, se fosse per me Gigio dovrebbe andare via dal Milan." - Ha commentato in un'intervista concessa a Rai Sport.
Tuttavia, Mino Raiola ha trovato anche altri fronti per lanciare una frecciata a Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo del Milan: nel corso dell'intervista, che andrà in onda venerdì sera nella trasmissione Calcio&Mercato, il procuratore si è espresso anche riguardo al futuro di un altro dei suoi assistiti, Mario Balotelli, l'attaccante del Nizza difatti ha un contratto in scadenza a giugno e sarebbe ben disposto a tornare in Italia, ma non per vestire nuovamente la maglia rossonera.
"Mario è pronto a rientrare. È maturato ed è uno dei primi dieci attaccanti al mondo: e in Italia è il numero uno. Vale 100 milioni di euro, ma è a parametro zero ed è quindi un affare. Sto già trattando con molti club in Inghilterra e in Italia. Ho parlato con Juve, Roma, Napoli, Inter. Il Milan? No, lì no perché c’è Mirabelli e non posso parlare con lui, non sono al suo livello."
Infine, una stoccata Mino Raiola la rivolge anche al presidente della FIFA, Gianni Infantino:
"Io credo non capisca cosa sta dicendo a livello generale e sul mercato. Ha ereditato la Fifa da Blatter, ma non basta contornarsi di grandi ex campioni per cambiare le cose. Ha riverniciato la macchina e ora sembra nuova ma sotto c’è sempre la stessa ruggine."
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