Milan, Maldini attacca: “Nuovo progetto? Premesse non promettenti. Piano piano sempre più giù, vi dico di chi è la colpa…”

“Quando tornerà grande il Milan? Non ne ho assolutamente idea. Purtroppo credo che sarà necessario aspettare.” – Queste le parole di Paolo Maldini, ex difensore e capitano del Milan, il quale lo scorso anno ha dichiarato attraverso i social di aver detto di no alla proposta, fattagli da Marco Fassone, di diventare direttore tecnico del club rossonero all’interno della allora prossima gestione cinese, a causa di una discordanza di obiettivi tra lui e i vertici societari e dell’assegnazione di un ruolo ritenuto, nel suo caso, puramente figurativo. Una posizione mantenuta e ribadita dall’ex gloria del Milan, che è recentemente tornato ad esprimersi negativamente sul progetto attuato dalla società in un’intervista rilasciata ai microfoni di Radio 24.

“Mi sembra che le premesse di questo nuovo progetto, per ora, non siano molto promettenti.”

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Tuttavia, le colpe non sarebbero da attribuire soltanto alla nuova dirigenza del presidente Li Yonghong, ma piuttosto bisognerebbe ricercare le cause del lento declino del club rossonero andando indietro negli anni. Per questa ragione, Paolo Maldini lancia una frecciata anche nei confronti dei passati vertici societari, a lui ben noti:

“Non è sicuramente una novità: tutto è partito già col Milan di Berlusconi. Non è un problema solo della nuova dirigenza. E la situazione non migliorerà perché più si aspetta più la vetta si allontana e, di conseguenza, più anni ci metterà a tornare nelle zone alte della classifica. Già, perché la cultura vincente che avevi si perde e gli investimenti che bisogna fare ogni anno, si raddoppiano. Cinque o sei anni fa il Milan era tra le prime cinque in Europa. Piano piano sta andando sempre più giù. In questo modo gli investimenti che si dovrebbero fare, sono decuplicati.”

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