Amarezza. È questo il sentimento che pervade la dirigenza del Milan dopo il no della Uefa alla richiesta di settlement aggreement.
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Milan, Fassone: “Sorpresi e amareggiati, la Uefa ha sempre concesso il settlement agreement”
Il Milan ha colto con stupore la scelta della Uefa di rifiutare il settlement agreement e sul tema ha parlato l'ad Fassone
La risposta negativa della Uefa ha lasciato stupito l'amministratore delegato Marco Fassone che, all'uscita dalla Lega, ha parlato di questo argomento: "Mi sembra importante che il Milan assuma una posizione chiara dopo il comunicato dell’Uefa. C’è sorpresa e amarezza perché mi attendevo che la Uefa ci offrisse un settlement agreement: perché da quando c’è il financial fair play c’è sempre stata la concessione del settlment, c’è stato un solo caso in passato con una società russa, non di primissimo livello, che è stata rimandata. Il voluntary agreement non ci è stato consentito perché la commissione riteneva opportuna la garanzia bancaria da 165 milioni da parte della holding".
"La Uefa dice che il fatto che la holding non abbia rifinanziato il debito con Elliott getta delle nubi sul futuro della società - prosegue Fassone - Ma questa ipotesi non tiene conto la nostra proposta di sentire il nostro finanziatore che è Elliott che ha garantito anche per scritto una continuità dell’azienda, ma anche ai continui adempienti della proprietà del Milan come gli aumenti di capitale che sono stati versati con regolarità, ci sono rimasto male francamente, il dossier che doveva fare l’abbiamo fatto. Da domani parte l’analisi del dispositivo da parte dei nostri legali, rappresenta un danno importante sotto il profilo dell’immagine".
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