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Ambrosini: “Gattuso scelta coraggiosa, ha poca esperienza. Montella? Colpa del pre-campionato, lui impeccabile”

Ambrosini: “Gattuso scelta coraggiosa, ha poca esperienza. Montella? Colpa del pre-campionato, lui impeccabile”

L'ex centrocampista rossonero Massimo Ambrosini dice la sua sull'avvicendamento nella panchina del Milan dell'amico Gennaro Gattuso

Mediagol23

L'esonero di Vincenzo Montella è la notizia del giorno, la panchina del Milan è stata affidata ad una vecchia conoscenza rossonera e del Palermo, Gennaro Ivan Gattuso.

Già alla guida di Sion, Palermo, Pisa e Milan Primavera, l'ex 8 dei rossoneri non ha maturato ancora esperienza in una panchina di Serie A, quella con i lombardi la prima in carriera. In attesa di comprendere meglio se si tratti di un traghettatore momentaneo o fino a fine stagione, tanti sono i dubbi sull'apporto che Gattuso potrà dare alla guida dei Diavoli rossoneri. Intervenuto ai microfoni di Sky l'ex compagni di squadra Massimo Ambrosini definisce la scelta della società coraggiosa: “Rino è una scelta coraggiosa della società, però in certi casi il valore e la personalità possono giocare molto a suo favore. Gattuso ha un appeal e un carisma che potrebbe essere fondamentale in situazioni di questo tipo, per trasmettere qualcosa ai giocatori. Non ha un'esperienza enorme in panchina, anche in termini di età, sarà lui stesso a doversi calare subito in questa realtà. Tuttavia in alcuni casi – ha ribadito Ambrosini – c'è anche una chimica che si può creare che può andare anche oltre la non esperienza".

"Montella? E’ sempre stato impeccabile quanto ad assunzione di responsabilità e anche su alcuni comportamenti della dirigenza che lo avevano messo in difficoltà, come le dichiarazioni successive alla sconfitta di Genova con la Samp. Lui ha reagito sempre in modo intelligente. Ma quando si allena il Milan le aspettative non possono essere basse, ed era normale che fosse così anche in considerazione dell'obiettivo dichiarato che è potenzialmente raggiungibile. Secondo me è stata un po' colpa del pre-campionato e ciò che ne è conseguito, le prime vittorie facili in Serie A, che hanno fatto credere che la squadra fosse migliore di quanto in realtà non fosse".