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FC Messina, bomber Carbonaro e il Palermo nel cuore: “Esordio in A? Colantuono mi chiamò, poi mi ritrovai in campo con Cavani”

L'attaccante in forza all'FC Messina racconta i suoi primi passi da calciatore e in particolar modo quando mister Colantuono lo fece esordire in Serie A

Mediagol77

Paolo Carbonaro bomber del girone I della Serie D.

L'attaccante trentenne, palermitano doc, ha segnato ben 10 reti (12 compresa la Coppa Italia) in questa prima parte di stagione con la maglia dell'FC Messina. Il calciatore è cresciuto con la maglia del Palermo cucita addosso e proprio con i rosanero ha esordito in Serie A, un ricordo che è rimasto nel cuore di Carbonaro e che custodirà gelosamente per sempre.

Dopo l'esperienza con la prima squadra del Palermo ha disputato tanta serie C, con 168 presenze condite da 25 reti con le maglie di Monopoli, Giulianova, Barletta, Gela, Catanzaro, Hinterreggio, Aversa Normanna, Vigor Lamezia e Monza. Poi l'esperienza con il Venezia in Serie D e il ritorno tra i professionisti dei lagunari. Il calciatore palermitano, attraverso le colonne di 'Repubblica', ha raccontato le varie tappe della sua carriera.

"Ricordo che da bambino, con i miei amici, trasformavo in un campo di calcio lo spiazzale dello sfasciacarrozze di Carini. E proprio lì che iniziò tutto. Era il 18 maggio del 2008 e giocavamo a Siena e sul risultato di 2- 2 Colantuono mi

chiamò durante la fase di riscaldamento dicendomi: 'Carbo, vieni qui, è il tuo momento. Entra e gioca come sai'. Ero

emozionatissimo e mi tremavano le gambe, sono entrato al posto di Jankovic andando a comporre il tridente d'attacco con

Miccoli e Cavani. Da tifoso del Palermo è stata un'emozione pazzesca. Dopo aver fatto il ritiro pre campionato con la prima squadra ed essermi allenato tutto l'anno con calciatori del calibro di Sirigu, Barzagli, Zaccardo, Balzaretti, Miccoli, Amauri e Cavani, esordire in serie A con la maglia del Palermo, da palermitano, è stato incredibile". 

Poi svela i retroscena in merito alla chiamata dell'FC Messina che in estate lo ha voluto fortemente.

"Alla chiamata del Messina non ho potuto dire di no e la voglia di riavvicinarmi alla mia famiglia sicuramente ha inciso parecchio. Il lunedì, dopo la partita, ho l'occasione di tornare a casa e vedere i miei cari, la mia fidanzata Jessica è la mia prima tifosa, nonché il mio " amuleto" dato che sta seguendo quasi tutte le gare dalla tribuna portandomi fortuna, e spero presto di vedere sugli spalti anche mia mamma, che però mi supporta e mi segue sempre anche a distanza. Stiamo facendo bene. Il campionato è lungo e possiamo solamente crescere. Siamo rammaricati per aver perso per strada".