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Lazio, Correa si racconta: “Il gol è la mia vita, con Immobile grande intesa. Idolo? Kakà è da sempre il mio riferimento”

ROME, ITALY - SEPTEMBER 01:  Lorenzo Pellegrini of AS Roma competes for the ball with Joaquin Correa of SS Lazio during the Serie A match between SS Lazio and AS Roma at Stadio Olimpico on September 1, 2019 in Rome, Italy.  (Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Il talento biancoceleste e il momento magico che sta vivendo al club capitolino sotto il profilo realizzativo

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Joaquin Correa analizza il momento vissuto con la maglia della Lazio.

L'attaccante argentino nell'ultima uscita casalinga dei biancocelesti ha realizzato una doppietta nel 4-2 inflitto al Lecce di Fabio Liverani, prosegue dunque il momento magico del "Tucu" che era andato in gol anche contro Fiorentina e Milan. Il calciatore sudamericano, ai microfoni di Lazio Style Channel, ha ribadito la sua soddisfazione per il periodo che sta attraversando.

"Mi piace segnare, è sempre bello farlo. Dopo il rigore sbagliato a Bologna avevo tanta voglia di fare gol, mi sentivo in colpa per quell'errore all'ultimo, poi mi sono sbloccato e tutto è andato bene. Lo staff, i tifosi e i compagni mi sono sempre stati vicini, aiutandomi in un momento complicato. Ho sempre cercato di migliorare, ho ricoperto vari ruoli in carriera nascendo trequartista, lavoro ogni giorno per dare il meglio nel mio ruolo nella Lazio. Con Immobile ho un grande rapporto, lui segna molto perché è sempre disponibile negli scambi, si fa vedere per ricevere palla anche in costruzione. Quest'anno facciamo più gol, siamo più offensivi, Inzaghi ci vuole così. Lo scorso anno magari eravamo più coperti, il mister vuole migliorarci. La sconfitta di Ferrara è stata inaspettata, soprattutto dopo il primo tempo dominato. Ma il calcio è così, ormai non esistono più partite semplici. Adesso siamo terzi, non dobbiamo rilassarci e pensare che sia tutto raggiunto perché ci sono tante partite da giocare. Ci sono tante squadre forti dietro di noi, quindi dobbiamo giocare al massimo tutte le partite per vincerle".

Correa si è inoltre soffermato sull'idolo che da sempre ha condizionato la sua carriera: quel Kakà che soprattutto ai tempi del Milan ha letteralmente incantato il mondo intero.

"Il mio riferimento è sempre stato Kakà, che partiva da dietro segnando tanti gol. Mi piace giocare più vicino alla porta per essere più decisivo possibile. Lavoro per diventare un leader in campo, fin da piccolo mi piaceva prendermi responsabilità nei momenti difficili per aiutare i compagni e la squadra. A Roma mi sono trovato subito a mio agio, qui mi sento come a casa. Il gol in finale di Coppa Italia contro l'Atalanta e i tre gol al Milan sono stati emozionanti e bellissimi, me li ricorderò per sempre. Ho tanti sogni, vorrei vincere sicuramente molti trofei, magari anche un Mondiale. Con la Lazio ho già conquistato una Coppa Italia, ora puntiamo ad arrivare in Champions League. Non dimentichiamo poi la finale di Supercoppa contro la Juventus, occasione importante per vincere ancora".