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Franco Vazquez: “Dybala? Per ora è nel miglior club italiano, Barcellona e Real Madrid…”

Franco Vazquez: “Dybala? Per ora è nel miglior club italiano, Barcellona e Real Madrid…”

Il Mudo parla dell'ex compagno al Palermo, Paulo Dybala: "Sarà orgoglioso dei rumors che lo accostano a Barcellona e Real Madrid".

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Venerdì scorso la doppietta contro la sua ex squadra, perciò nessuna esultanza per Paulo Dybala che continua a stupire. A breve arriverà il rinnovo (più adeguamento) del contratto che lo lega alla Juve, ma intanto non si arrestano i rumors che lo accostano a Barcellona e Real Madrid.

"Per lui - dice il suo amico ed ex compagno al Palermo, Franco Vazquez - è un motivo d'orgoglio sapere di essere accostato a due società così prestigiose nel mondo come il Barça e Real Madrid. Anch'io ho letto di questi rumors sui giornali. Ciò che posso dire è che Paulo adesso si trova nel miglior club italiano, la Juventus, e deve pensare a divertirsi, giocare e crescere. Lui il nuovo Messi? Non c'è paragone secondo me - prosegue il Mudo -. A mio avviso, è importante che Dybala migliori giorno dopo senza fissarsi l'obiettivo di essere come questo o l'altro giocatore: lui è Dybala. Stop".

Franco Vazquez - che aveva già parlato in settimana, rivelando anche un retroscena abbastanza curioso sul Palermo (approfondisci qui) - prosegue l'intervento radiofonico ai microfoni di ESPN Argentina rispondendo anche a qualche domanda su di sé. "In Spagna mi trovo bene. Siamo una squadra forte e penso che il Siviglia sia l'unico club che nella Liga affronti il Barcellona o il Real non chiudendosi, bensì attaccando e provando a vincere dal primo minuto di gioco - racconta il trequartista classe '89 passato in estate dal Palermo agli andalusi per 15 milioni di euro (bonus compresi, ndr) -. Cosa è cambiato in me? Beh, io sono lo stesso calciatore di Palermo, anzi... probabilmente sono lo stesso calciatore del barrio. Sì, sono cresciuto un po', ma il mio stile è rimasto sempre quello. Rispetto al calcio italiano, qui in Spagna il gioco è più aperto, si attacca di più: il periodo trascorso in Serie A, comunque, mi è servito tantissimo. Lì ho imparato l'aspetto tattico del calcio: sono particolari e dettagli che poi in carriera, altrove, ti ritrovi e fanno la differenza", sottolinea il Mudo che poi conclude l'intervista con una parentesi sulla Nazionale: "Potrei giocare sia con l'Italia che con l'Argentina. Sin dalla nascita ho il passaporto italiano, perché mia madre è italiana. Grazie al Palermo, un anno fa ho ottenuto la convocazione da Conte in alcuni match amichevoli, cosa che non mi preclude l'opzione di rispondere alla convocazione dell'Albiceleste. Conte? Lo stimo, è un grande allenatore. Lo ringrazio per avermi tenuto in considerazione. Che sia un manager notevole lo si vede dal fatto che ora si sta imponendo al Chelsea, nella sua prima stagione in Premier League".

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