"Con la Roma è finita non per colpa mia, almeno non del tutto".
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Nainggolan, che stoccate a Roma e Juventus: “Ho sempre rifiutato i bianconeri. Pallotta? Veniva una volta l’anno…”
Le dichiarazioni rilasciate dal centrocampista dell'Inter: "Sono rimasto deluso dalla Roma. La Juventus? Me ne ha fatte troppe..."
Parola di Radja Nainggolan. Il centrocampista dell'Inter, che in estate ha lasciato Roma e la Roma dopo quattro stagioni, è stato intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport': oggetto di discussione, anche il suo rapporto con la società capitolina e con il presidente James Pallotta. Ma non solo...
"Sono rimasto deluso da alcuni comportamenti che come uomo non posso accettare. Io ho sbagliato, di sicuro, come quel video di Capodanno... però loro hanno fatto le cose senza dirmi niente. E invece da uomini veri ci si parla in faccia. Ho scoperto dopo che erano d'accordo con club stranieri che non avrei mai accettato, mi sono sentito trattato come un giocatore non importante, hanno fatto le cose alle mie spalle - ha svelato il centrocampista belga -. A quel punto mi chiamò Spalletti, e non ci ho pensato un attimo. All'inizio avevo rimpianti, ma qui sono stato accolto benissimo. Qui la società è molto preparata, ci sanno fare, sono tutti presenti. Zhang è sempre qua. Pallotta, a Roma, veniva una volta all'anno. E io penso che una persona dovrebbe essere presente alla guida di una sua azienda. Sarebbe importante anche per i tifosi: ogni anno cambiano 3-4 giocatori importanti. Magari se ci fosse il presidente potrebbe spiegare meglio il perché di alcune scelte".
JUVENTUS -"Sono forti, vincono da sette anni. Ma il campionato è lungo e finora ci sono stati pochi scontri diretti. Dovremo essere bravi noi che siamo dietro a sbagliare il meno possibile. Gli juventini dicono che parlo male di loro perché la Juventus non mi ha mai voluto? Ma se loro mi hanno cercato per cinque anni di fila! Io ho sempre detto di no e forse è per quello che ce l'hanno ancora con me. Come nasce la mia antipatia verso la Juve? Ne ho subite talmente tante che dopo un po' non ce la fai più. Ronaldo? Contribuisce a dare più visibilità ad un buon campionato che però, prima, ne aveva poca. Ma tra CR7 e Messi scelgo il secondo", ha concluso.
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