Per l’Inter è tempo di tornare in campo per la tredicesima giornata del campionato di Serie A ed in vista del posticipo di domenica sera contro l’Atalanta, il tecnico Luciano Spalletti mette da parte ogni questione che non riguardi la gara e spazza via ogni sentimentalismo a proposito della mancata qualificazione della Nazionale al Mondiale 2018 in Russia: "Ho trovato gli azzurri dispiaciuti, ma non stendiamo tappeti alle giustificazioni. All'Atalanta non possiamo regalare nulla, dobbiamo fare sempre il massimo con la stessa forza mostrata finora. Non voglio distrazioni o debolezze caratteriali. Dimostrare di meritare di giocare nell'Inter passa anche da momenti come la delusione Mondiale. Mi aspetto una reazione corretta".
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Inter, Spalletti: “Non voglio distrazioni, l’Atalanta è forte fisicamente. Icardi? Lo abbiamo recuperato”
Le parole del tecnico dell’Inter Luciano Spalletti alla vigilia della sfida contro i bergamaschi
Tuttavia, il tecnico nerazzurro ha voluto esprimere qualche parola sulla disfatta azzurra e sulla questione che si è venuta a creare intorno ad essa: “Non credo ci sia bisogno di collezionare opinioni. Più che criticare l'operato altrui dobbiamo assumerci delle responsabilità. Tutto dipende da ognuno, anche da me che in piccola parte sono dentro il nostro movimento. Ora vediamo che cosa succederà in Federazione. Non stiamo giocando a nascondino, bisogna prendersi le responsabilità e le colpe non sono tutte di Ventura, i problemi non sono stati risolti ora che lui non è più l'allenatore. Dobbiamo mandare il messaggio che il nostro calcio ha un valore, non serve copiare modelli all'estero".
E a coloro che lo immaginano sedere sulla panchina azzurra, risponde: “Io ct dell'Italia? Ringrazio tutti, ma la mia posizione è questa e sono felice. Però è una cosa che mi piacerebbe fare, ma non ora. Adesso voglio e devo lavorare bene per l'Inter. Se mi chiedete chi vedo bene, dico Ancelotti. Ha carisma e consenso di tutti, per una panchina come quella dell'Italia bisogno puntare in alto".
Ad oggi, però, la testa è rivolta al match al Meazza contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini: “L'Atalanta è forte fisicamente, i giocatori sono strutturati da cestisti. Nelle palle inattive senza fisicità soffri e capitano spesso. Contro la squadra di Gasperini non ci sono trappole, non ha bisogno di attingere altrove per essere motivata. Oggi qualsiasi squadra che affronta l'Inter lo è, si automotiva. Noi dobbiamo essere pronti sull'impatto fisico. Poi Gasperini è bravo a esaltare il duello individuale. Se non saremo pronti a regger botta fisicamente sarà dura. Poi è chiaro che si possono creare spazi.”
Tra gli undici he scenderanno in campo, c’è anche Icardi: “Tutti sono a disposizione, abbiamo recuperato anche Mauro che l'altra settimana ha avuto un problema e si è allenato individualmente. I due allenamenti più duri li ha fatti bene e il ginocchio non si è gonfiato. Quindi giocherà, per lui giocare una gara a settimana è anche poco. Icardi è uno che vuole giocarne due partite a settimana, l'intenzione è quella. Lui è felice quando gioca.”
L’obiettivo dell’Inter di Luciano Spalletti è tenersi nelle prime posizioni della classifica: “Bisogna fare risultati perché le altre corrono forte. Ma siamo forti sul campo e nella testa. Per ambire alle quattro posizioni per la Champions bisogna andare fortissimo. Non bisogna disperdere energie. Il futuro del calcio è la partecipazione dei tifosi agli stadi. I 60.000 di San Siro non si possono tradire. Sono soddisfatto sia della risposta dei calciatori sia di quella dei tifosi. I giocatori sono orgogliosi di avere tanto seguito e vogliono incidere positivamente sul sentimento delle persone. Trattasi di roba seria l'Inter, se i calciatori l'hanno capito io non ho bisogno di controllare nessuno.”
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