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Inter-Roma, Conte: “Teniamo duro fino alla sosta. Nainggolan? Si faccia delle domande”. E quel retroscena su Totti…

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell'Inter alla vigilia della sfida contro la Roma di Paulo Fonseca

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Parola ad Antonio Conte.

Diversi sono stati i temi trattati dal tecnico dell'Inter, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Roma, in programma domani sera a San Siro: dal momento della sua squadra, reduce dalla vittoria conquistata in campionato contro la Spal, alle ottime prestazioni offerte fin qui da Radja Nainggolan, che ha lasciato i nerazzurri in estate, approdando alla corte di Rolando Maran in quel di Cagliari.

"Sicuramente si affrontano due squadre che stanno facendo molto bene nell'ultimo periodo. La Roma è in un ottimo momento di forma. Anche l'ultima vittoria in trasferta a Verona conferma che sono in grande crescita. C'è un organico che ha dato grandi risposte, un allenatore che si è inserito subito. Faccio i complimenti a loro per questo percorso. Affrontiamo una squadra che sta bene, noi dovremo pensare solo a noi e a quello che stiamo facendo. La stiamo preparando bene, ci sarà da soffrire e noi dovremo essere bravi a superare i momenti di sofferenza ed essere il più bravi possibile quando potremo colpire", sono state le sue parole.

SINGOLI -"Se mi aspettavo l'exploit di Lautaro? Non mi piace soffermarmi su un singolo giocatore, preferisco elogiare la squadra. Parliamo di un ragazzo giovane, che si è messo a disposizione e sta crescendo. Però mi piacerebbe che si parlasse di più del collettivo senza fossilizzarsi sui singoli giocatori. Non è giusto per il gran lavoro che stanno facendo tutti. Possiamo ancora migliorare sia nella fase di non possesso, sia di possesso. Ci sono margini di miglioramento. Sicuramente da quando abbiamo iniziato ci sono state delle situazioni che ci hanno portato sempre a spingere la macchina molto forte e dobbiamo ambire a continuare a farlo se vogliamo stare nella parte alta della classifica. Dobbiamo continuare a premere sull'acceleratore".

FONSECA -"Fonseca ha fatto cose importanti con lo Shakthar e si sta ripetendo in Italia. Tutti parlano del campionato italiano come un campionato molto tattico. Trovi squadre che studiano gli avversari e devi preparare benissimo ogni sfida. Lui è stato bravo a portare la sua idea in Italia e modellarla sul calcio italiano. Per quanto riguarda la Roma, c'è da fare i complimenti per chi ha allestito quell'organico, fatto di giocatori forti e con un grande futuro davanti. Non dobbiamo vedere solo al singolo, ma al collettivo: è una squadra che ha gamba, qualità e forza. Roma e Lazio non sono delle sorprese, hanno allenatori e organici pronti per competere".

INFORTUNI -"Questa è una situazione non nuova. Vediamo il bicchiere mezzo pieno: nelle responsabilità, tanti calciatori si sono responsabilizzati di più. Mancano ancora 4 partite alla fine di questo ciclo, dobbiamo affrontarle a petto in fuori e conoscendo i nostri pregi e le difficoltà che dovremo fronteggiare. Non c'è tempo per accampare scuse, cerchiamo di rispondere nel migliore dei modi. Diamo il massimo da qui a Natale e vediamo cosa succede e come reggiamo a questo periodo. Poi tireremo un sospiro di sollievo, ci riposeremo e recupereremo un pò di giocatori per affrontare il nuovo anno. Cerchiamo di stare concentrati. Abbiamo Roma, Barcellona, Fiorentina e Genoa. Dobbiamo stringere i denti, incrociare le dita e arrivare alla sosta nel miglior modo possibile".

RETROSCENA TOTTI - "Totti ha raccontato di avermi contattato per il progetto Roma? Con Francesco c'è un'amicizia di lunga data. Mi ha illustrato la situazione e mi ha parlato della possibilità Roma. Io ho fatto delle valutazioni in maniera molto serena e ho pensato che non fosse il momento giusto. In quel momento però l'Inter non c'era. Non c'erano altre squadre, ho fatto le mie valutazioni e ho deciso di declinare la proposta in maniera molto rispettosa. So che è una grandissima piazza, ma non era il momento".

NAINGGOLAN -"Nainggolan mi ha ringraziato per la condizione fisica? Io ho grande affetto nei confronti di Radja e lui lo sa benissimo. Nel mio primo anno al Chelsea era in cima alla lista delle scelte per il centrocampo. Credo che per lui la scelta di andare a Cagliari sia stata la migliore. In tante situazioni bisogna fare sempre una profonda analisi e capire dove si può fare meglio, come e se c'è qualcosa che andrebbe rivista. Non avevo dubbi sul fatto che facesse bene a Cagliari ma è anche giusto che lui si chieda perché non è all'Inter ed è al Cagliari", ha concluso Conte.