"Zaniolo? E' facile fare una stagione buona".
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Inter, Nainggolan: “Zaniolo? Facile fare una stagione buona, vediamo tra 10 anni. Io anti-Juventus da sempre”
Il centrocampista nerazzurro, Radja Nainggolan, pronto al rush finale della sua Inter: "Dobbiamo puntare a vincerle tutte"
Lo ha detto Radja Nainggolan, intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport. Il centrocampista dell’Inter, che non ha potuto offrire il 100% a causa di continui infortuni che lo hanno frenato, ha parlato di Nicolò Zaniolo - sbarcato a Roma nell'ambito dell'operazione che ha portato il belga a Milano - oggi grande rimpianto del club nerazzurro. E non solo.
"Per me non è un problema perché ognuno ha la sua carriera. Io ho giocato 10 anni ad alto livello, 9 bene e questo così così. Lui ha fatto 20 partite in A, 18 buone. E’ normale che si parli bene dei giovani ai quali adesso tutto viene servito su un piatto d’argento, mentre prima un ragazzo doveva dimostrare molto di più, anche solo per arrivare in Serie B. Sono contento per lui e gli auguro il meglio perché non sono invidioso di nessuno. Io penso alla mia carriera e stop. E’ facile fare una stagione buona, ma vediamo tra 10 anni".
Sulla lotta per l'Europa che conta e sul vantaggio da mantenere fino alla fine per l'Inter: "Nell’ultimo mese abbiamo sbagliato contro la Lazio, un match che se vinto ci avrebbe portati a +8 sulle altre. Ora siamo a +5 e, se sbagliamo un’altra volta, rischiamo di essere di nuovo a stretto contatto con chi ci insegue. Per questo dico che, per sicurezza, dobbiamo puntare a vincerle tutte".
Nainggolan fulmina la Juventus: "Io anti-juventino da sempre. Essere oggetto di cori negativi mi dà un senso di orgoglio. Ci sono tanti giocatori che quando sentono che la Juve li vuole, dicono subito di sì perché sanno che lì si vince. Io però non ho mai avuto la smania di andarci: preferisco conquistare un trofeo da protagonista piuttosto che alcuni scudetti giocando solo 10 partite".
Chiosa finale su Monchi: "Con lui avevo un rapporto aperto. Mi sentivo un calciatore importante. Poi, però, ho saputo le cose che diceva di me e quelle mi sono piaciute meno. Tre giorni dopo il suo addio alla Roma, la squadra di cui diceva di essere innamorato, era già d’accordo per tornare a Siviglia. Per me questo dimostra molte cose. Senza di lui ipoteticamente avrei potuto essere ancora là o anche in un’altra squadra perché magari la Roma mi voleva mandare altrove. L’Inter però l’ho scelta io perché Spalletti ha spinto per avermi ed è stata la decisione giusta".
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