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serie a
Samuel Eto'o ricorda il periodo d'oro in maglia dell'Inter.
L'attaccante camerunese ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo da pochi mesi, ma con i nerazzurri ha probabilmente vissuto la stagione più esaltante della propria carriera. L'ex centravanti anche di Sampdoria e Maiorca, ai microfoni di Sky Calcio Show, si è soffermato anche sul proprio futuro e detto la sua in merito alla squadra che trionferà in campionato.
"Credo che quello che abbiamo raggiunto con l’Inter è stato unico e irripetibile, ma soprattutto a me resta il fatto che ancora oggi siamo rimasti tutti in contatto, che è una cosa rara. Questo significa che siamo andati ben oltre le partite in sé e delle lotte che abbiamo fatto insieme. C’era qualcos’altro, qualcosa di più che ci legava e quella persona era Moratti. Lo saluto e lo ringrazio ancora. Presidenti come lui mancano oggi nel calcio. Mourinho? In quel momento ci giocavamo tutto anche per i milioni di tifosi dell’Inter. Josè ci diceva che dovevamo metterci a servizio della squadra e quello che dovevamo fare e quello che dovevo fare. Alla fine abbiamo vinto anche quella partita e le porte del cielo erano lì. Ho terminato la mia carriera pochi mesi fa e mi sono detto: ‘Nei prossimi 2 anni mi preparerò su tutto’. Spero di avere una vita ancora lunga, ma spero di ottenere la licenza da allenatore e portare avanti nel frattempo i miei affari. Da calciatori non abbiamo molto tempo, anche se guadagniamo tanti soldi e dobbiamo fidarci di alcune persone per gestire le nostre cose. Ora devo capire cosa posso fare e gestire i miei affari. Conte? Non è cambiato, è lo stesso che abbiamo visto alla Juventus e al Chelsea. Quella è la sua idea, il suo calcio, e vince con quello. Sono contento, perché dopo alti e bassi in questo momento l’Inter ha di nuovo il rispetto di prima. Scudetto? Vincerà l’Inter".
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