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A tutto Conte: “Juventus al top, ma l’Inter possiamo colmare il gap. Dobbiamo aiutare Mancini…”

MILAN, ITALY - SEPTEMBER 25:  FC Internazionale coach Antonio Conte issues instructions to his players during the Serie A match between FC Internazionale and SS Lazio at Stadio Giuseppe Meazza on September 25, 2019 in Milan, Italy.  (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il tecnico dell'Inter ha parlato della differenza con la Juventus e del lavoro svolto da Mancini con l'Italia

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A tutto Antonio Conte.

Nel corso del Festival dello Sport tenutosi a Trento nel corso della giornata odierna, il tecnico dell'Inter ha parlato della possibilità di colmare il gap con la Juventus, che dopo la vittoria nel Derby d'Italia è ritornata al primo posto in classifica: "Credere non costa nulla, vale per l'Inter come per i tifosi del Napoli. Ma bisogna essere obiettivi, vedere la realtà e cosa ci aspetta. Bisogna essere onesti a riconoscere i valori, ma questo non vuol dire che non vogliamo cambiare il nostro destino. Non ho aspettato l'esito finale della sfida contro la Juve ma mi sono espresso fin dall'inizio per dire che la Juve era al top. Ho detto poi che c'era anche il Napoli, che queste due squadre hanno fatto di più rispetto ad altri. Questo gap c'è. Noi dobbiamo progredire e migliorare attraverso il lavoro. Dobbiamo avere chiara la visione del presente per guardare bene al futuro. C'è solo un termine che conosco, lavorare ed è l'unico verbo utile per tornare ad essere protagonisti".

In seguito un commento sull'Italia allenata da Roberto Mancini, che ieri grazie alla vittoria con la Grecia ha ottenuto la qualificazione agli Europei del 2020 con tre giornate di anticipo: "L'Italia ha iniziato un percorso. Mancini e il suo staff stanno facendo bene, c'è da essere ottimisti, perché ci sono tanti ragazzi giovani che hanno bisogno di giocare e di fare esperienza nelle varie competizioni. Il percorso è iniziato nel migliore dei modi, con giocatori promettenti. I club devono lavorare con loro. Io, per esempio, nell'Inter ho Barella, D'Ambrosio, Sensi e anche da parte nostra, da parte mia e dell'Inter, c'è soddisfazione di lavorare su questi ragazzi, perché possono sempre migliorare".