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serie a
Parla Domenico Criscito.
Il capitano del Genoa, intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ha raccontato i motivi che lo hanno spinto a tornare in rossoblù, soffermandosi anche sui suoi sette anni in Russia, dove ha vestito la maglia dello Zenit San Pietroburgo: "Oggi dovreste chiamarmi capitan Presente, visto che sono tornato e chiuderò la mia carriera nel Genoa. In Russia avevo stretto un rapporto speciale con i tifosi, sette anni sono volati rapidamente e mi son trovato davvero bene. Per me è stato un privilegio fare parte di quel gruppo".
"Non ho avuto dubbi quando mi ha chiamato il presidente - ha proseguito il difensore classe '86 -, ciò che provo per la maglia del Genoa è davvero qualcosa di speciale. A questa squadra per emergere manca solo un po’ di buona sorte, abbiamo qualche punto in meno ma se pensiamo alle prestazioni, il nostro cammino è stato eccellente e sono certo che ora arriveranno pure i risultati. C’è tutto per riuscirci: giocatori esperti e giovani come Piatek, Kouamé e Biraschi che ci stanno aiutando molto".
Con dedizione e grande spirito di sacrificio, Criscito, è riuscito a riprendersi anche la Nazionale: "Mancini mi ha riportato nel giro azzurro, ho saltato l’ultima chiamata, ma non avevo fatto la preparazione estiva e soltanto adesso posso dire di stare veramente bene sul piano fisico".
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