Oliver Kragl, centrocampista del Foggia in prestito dal Crotone, ha commentato ai microfoni di Transfermark.it i travagliati sei mesi trascorsi al club rossoblù sotto la guida di Walter Zenga:
serie b
Foggia, Kragl: “Spero di tornare in Serie A, ma mai più a Crotone. Zenga? Gli ho chiesto se mi prendeva per il c…”
Le parole del centrocampista del Foggia Oliver Kragl riguardo alla breve esperienza al Crotone, club che detiene il cartellino del giocatore.
"Al Crotone ci sono state le dimissioni di Davide Nicola. Lui mi aveva cercato e puntava su di me. Poi è arrivato Walter Zenga ma lui non mi prese in considerazione. Ci sono rimasto un po’ male perché avevo ritrovato la condizione e mi allenavo bene. Mi disse più volte: 'Stai facendo bene, devo mandarti in campo.' Pensai: 'Benissimo!' Contro il Milan ho giocato 20 minuti e direi di averli disputati in maniera eccellente. Sono andato a casa ed ero felicissimo. Il ginocchio ha dato buone risposte, ho giocato bene e tutti dissero: 'Oliver, adesso sarai titolare.' Poi c’era la sosta, sono andato in vacanza a Dubai. Dopo due giorni mi chiamò il mio agente e mi disse che la società non contava più su di me. Era un brutto colpo ed ero arrabbiato, non ci potevo credere. Soprattutto dopo che Zenga mi aveva detto che doveva farmi giocare e dopo la mia ottima prestazione. Tutto questo non voleva entrarmi nella mente e gli ho chiesto se mi prendeva per il culo. Gli ho detto che me ne dovevo andare. Non voglio rimanere in panchina in una squadra in cui, se sono in forma, dovrei giocare titolare."
L'esterno sinistro tedesco è stato ceduto durante il mercato di gennaio al Foggia, con la formula del prestito con diritto di riscatto:
"Avrei potuto andare anche al Bari che punta in alto. Quando sono andato al Foggia i 'satanelli' stavano nei bassifondi della classifica, in mezzo alla lotta salvezza. Ora ne siamo usciti un po’. Anche il Carpi ha fatto un’offerta. Però quella del Foggia era la migliore. L’allenatore mi chiamò e mi disse che mi voleva. Sentire la fiducia che mancava a Crotone era molto importante. Io sono consapevole di quanto valgo e di cosa sono in grado di fare. So valutare quando devo giocare e quando no, magari se un altro su quella posizione fa meglio di me."
A proposito del futuro, Oliver Kragl è certo che a giugno, al termine del prestito, non tornerà alla società calabrese:
"Spero un giorno di giocare nuovamente in Serie A. Poi se segno altre cinque, sei reti… È vero che ho sempre segnato qualche gol, anche in Austria, ma solitamente sono colui che calcia le palle inattive fornendo gli assist. Sinceramente non sono una macchina da gol. Non so spiegarmi questo mio andamento attuale. Vedremo cosa succederà. Comunque è certo che non voglio ritornare al Crotone. Anche se otterranno la salvezza. Lì non mi sono sentito a mio agio. Perché dovrei risedermi in panchina con i pitagorici? Sono in Italia per giocare a calcio, non per fare la riserva. Qui a Foggia ho la sensazione che la gente mi vuole bene: i tifosi, i giocatori, l’allenatore. Voglio ripagare questa fiducia e poi spero che la società eserciti il riscatto di 400.000 euro. Poi c’è la questione finanziaria. Perché dovrei tornare in Germania se in Italia posso guadagnare il doppio? Qui mi sento a mio agio, ho una ragazza con cui mi sono fidanzato. Uno deve tenersi aperte tutte le strade, attendere l’opportunità giusta. Andrei anche in Cina se mi propongono cinque milioni di euro all’anno (ride). Perché no?"
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