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serie c
Parola a Pietro Lo Monaco.
Il consigliere federale, ex amministratore delegato di Palermo e Catania, è stato intervistato ai microfoni di 'Radio Sportiva': oggetto di discussione, la possibile ripartenza dei campionati in Italia, attualmente sospesi a causa dell'emergenza Coronavirus. "Va bene le cautele e il protocollo, ma non è alla portata della serie B e della serie C poter mettere a puntino la macchina. La Lega Pro mi sembra abbia espresso il proprio modus operandi e bisogna rispettare questa cosa. In un momento come questo è illogico parlare di forzatura a riprendere. C’è una responsabilità ben precisa in capo ai presidenti. La cosa più seria e naturale poteva essere sancire la fine della stagione agonistica e definire tutte le questioni delle promozioni/retrocessioni, preparandosi poi al nuovo anno", sono state le sue parole.
E in merito all'operato del Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, Lo Monaco ha aggiunto: "Non ha la pienezza di quello che ci sta succedendo e dello scenario futuro. Il calcio nostro non è solo serie A, ma anche B, C, dilettanti e femminile. Il calcio produce per lo stato e dà da mangiare a tantissime famiglie. Il ministro ritiene che il calcio sia un gioco e non un’espressione del mondo lavorativo nonché terzo contribuente dello stato italiano. La pandemia ha attanagliato tutte le leghe, è inopportuno quello che sostiene, è un ministro inadeguato", ha concluso.
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