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Como, Cerri sfida il Palermo: “Le aspettative nei loro confronti erano più alte”

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Le dichiarazioni dell'attaccante in forza al Como, Alberto Cerri, in vista della sfida contro il Palermo di Eugenio Corini in programma lunedì 1 maggio alle ore 12.30

"Mah, non è così facile da spiegare. In realtà durante la rifinitura avevo provato i rigori ad aprire, ed era così che volevo tirarlo, fino all’ultimo passo. Poi ho visto i movimenti del portiere e ho cambiato, e non sono riuscito a imprimere forza, precisione, niente. Un rigore di m..., si può dire?", così Alberto Cerri ai microfoni di "La Provincia di Como". L'attaccante alla corte di Moreno Longo si è raccontato a 360° partendo dal calcio di rigore fallito in occasione del match contro l'Ascoli. L'ex Cagliari si è poi soffermato anche sul prossimo impegno contro il Palermo di Eugenio Corini. Ecco, di seguito, le sue dichiarazioni.

PALERMO- "La vedo difficile, anche loro non vincono da un po’ e ne hanno bisogno, anche perché le aspettative nei loro confronti erano più alte. E questa è una cosa che ci può dare più forza, certo abbiamo bisogno anche noi di tornare alla vittoria, non andremo certamente in campo per accontentarci".

OBIETTIVO SALVEZZA- "È giusto non creare false aspettative, non dichiarare obiettivi che non si ha la certezza di poter conquistare, meglio tenere un profilo basso. La salvezza matematica è ancora da conquistare e non mi piace parlare d’altro. Poi se mi si chiede se escluderei del tutto il fatto che il Como possa andare ai playoff, certo che non lo escludo, nessuno di noi lo fa. È una stagione talmente particolare, in cui abbiamo lavorato tanto per toglierci dalle difficoltà serie, che quello della tranquillità deve essere il primo obiettivo. Poi fino all’ultimo tutto può accadere e non ci tireremo indietro".

GOL- "Ci tengo tanto, mi sta molto a cuore, come per ogni attaccante del resto. Io mi sento bene, in linea con l’anno scorso, ma arricchito di un po’ di esperienza in più. Se sono soddisfatto della mia stagione lo potrò dire soltanto quando sarà finita, ma tutti noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo e dei progressi che abbiamo fatto".

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