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Chievo, Pellissier: “Dura rifiutare le offerte dalla Cina, ma rovinano il mercato”

L'attaccante del Chievo, Sergio Pellissier.

L'intervista al sempreverde attaccante del Chievo, Sergio Pellissier.

Mediagol40

Chievo-Fiorentina sarà il match che aprirà la 21esima giornata del campionato di Serie A.

A poco più di 24 ore dal match dello stadio Marcantonio Bentegodi, parla Sergio Pellissier, attaccante sempreverde dei gialloblu. "I viola stanno bene mentalmente e fisicamente, hanno battuto la Juve con una prova straordinaria e credo che verranno qua per continuare la loro striscia positiva. La Fiorentina è difficile da affrontare sempre, figuriamoci quando sta particolarmente bene. Noi abbiamo una partita da vendicare, vogliamo quindi tornare a far punti - ha detto Pellissier a TMW Radio -. Chi toglierei ai gigliati? A Firenze non sono sempre gli stessi a fare la differenza, quindi non c’è solo un giocatore. Credo sia proprio l’insieme da temere: hanno una bella difesa, fanno un buon possesso e ti fanno correre. Sousa li fa giocare bene".

BERNARDESCHI E CHIESA -"Loro faranno le fortune della Nazionale Italiana? I giocatori devono dimostrare di valere qualcosa. Loro due in particolare lo stanno facendo, ma devono continuare così. Per la nazionale ancora devono crescere, ma sono sicuramente un patrimonio importante per il calcio italiano che ultimamente non sta andando bene come un tempo”.

CINA - "Cosa avrei fatto, se mi fosse giunta un’offerta da 10-15 milioni di euro a stagione dalla Cina? Sarebbe stato davvero difficile dire di no, ma a me è capitato di rinunciare a tanti soldi e a campionati importanti, anche perché la nostra carriera dura poco. Per questo non puoi rifiutare. Ma alcuni giocatori pagati profumatamente non hanno reso tutto l'investimento. Indubbiamente certe offerte rovinano un po’ il mercato, perché portano via giocatori anche di qualità”.

SLIDING DOORS -"Tornassi indietro, mi legherei ancora a vita ai Clivensi? Credo molto nelle persone, nel rispetto e nella fiducia. Qua hanno creduto in me quando nessuno lo avrebbe fatto: mi hanno dato tanto. Sono un abitudinario e rimanere nella stessa società mi è sempre piaciuto, perché ho certezze e magari se me ne fossi andato non avrei avuto questa carriera. Non sarei mai andato a contrasto col presidente, anche perché lui non mi avrebbe mai voluto dare via, le nostre scelte sono sempre state comuni: lo ringrazio, è doveroso: ha creduto in me e mi ha fatto crescere”.

ITALIA -"Ventura può essere l’uomo giusto per rilanciare la nazionale? Ventura può insegnare tanto ai giovani, ma è pur sempre un ct quindi non ha molto tempo per lavorare con i giocatori, quindi non è facile. Indubbiamente però può dare tanto".