Il tecnico del Carpi, Fabrizio Castori, è stato intervistato ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport'.
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Carpi, Castori: “Tanta amarezza dopo la retrocessione, contro la Lazio partita sfortunata”
Il tecnico degli emiliani torna a parlare della retrocessione maturata lo scorso maggio.
Fra i temi trattati dal mister originario di San Severino Marche anche la sua scelta di restare alla guida degli emiliani. "No, non è stata una cosa automatica. Avevo tanta amarezza addosso dopo la retrocessione: quando si coltiva questa sensazione viene meno la razionalità di giudizio ed è difficile prendere una decisione. Poi, a freddo, ho analizzato che si poteva ricominciare e ripartire. Ma la mia determinazione è stata quella del presidente - ha dichiarato Castori -. Perché se ci fosse stato un solo dubbio, non sarei qui. Sono rimasto perché non poteva finire così. L'amarezza mi ha dato voglia di rivincita, che è un sentimento umano e soprattutto sportivo. Se temo che mi chiedano subito una promozione-bis? Perché devo temerlo? A me piace prendermi le responsabilità, non mi impressiono. Devo fare le cose in cui credo".
Sulla retrocessione - Il tecnico classe '54 è tornato a commentare l'epilogo dello scorso campionato di Serie A. "Il più delle volte con 38 punti in A ci si salva. Noi ci abbiamo creduto fino alla fine, agganciandoci anche alla terz'ultima. Poi la partita con la Lazio è stata sfortunatissima", ha concluso Castori.
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