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Cagliari-Bologna, Inzaghi: “Ci serve continuità, vogliamo tornare a vincere in trasferta. A Udine…”

Cagliari-Bologna, Inzaghi: “Ci serve continuità, vogliamo tornare a vincere in trasferta. A Udine…”

Le parole del tecnico del Bologna Pippo Inzaghi alla vigilia del match contro il Cagliari

Mediagol22

Il Bologna torna in campo dopo la vittoria conquistata la scorsa settimana contro l'Udinese.

Il tecnico rossoblù Pippo Inzaghi, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cagliari, valida per l'ottava giornata del campionato di Serie A, è tornato a parlare dei tre punti raccolti contro i bianconeri di Julio Velazquez:

"Dobbiamo dare seguito a quello che di buono abbiamo fatto, ora non possiamo permetterci passi indietro. Voglio una partita da squadra che si vuole salvare a tutti i costi. Non basta una vittoria con l'Udinese, prima della sosta occorre un buon risultato per affrontare bene il futuro. Di sicuro dobbiamo crescere ancora tanto. Siamo ancora lontani dall’essere la squadra che ho in mente. Quando uno arriva in una squadra nuova cerca sempre di farla giocare al meglio, esaltandone i pregi e scoprendola di giorno in giorno. Con l'Udinese abbiamo reagito bene, pur andando in svantaggio per una decisione arbitrale (costata uno stop a Manganiello, ndr) che avrebbe ucciso un toro. Quel rigore c'era eccome. Ma siamo stati bravi a reggere il colpo. Ora dobbiamo dimostrare continuità. Sono i giocatori ad aver fatto il lavoro, sono stati bravi loro. Forse vedermi incazzato dopo la sconfitta li ha motivati maggiormente. La cosa che mi ha infastidito maggiormente è stato vedere la sconfitta come qualcosa di naturale, questo non va bene: per vincere contro di noi tutte le squadre devono fare una grande partita".

I Felsinei, domani pomeriggio, sfideranno il Cagliari di Rolando Maran alla Sardegna Arena:

"Il Cagliari l'ho visto giocare una grande gara contro il Milan. La sua classifica non rispecchia il suo valore, ha giocatori di grande qualità come Barella e Srna. Hanno dei punti deboli come noi, dobbiamo mettere in risalto le nostre qualità e le loro debolezze. Quando hai giocatori di qualità come Barella, Srna, Pavoletti e Joao Pedro, non è mai semplice per gli avversari. Sarà un bell'esame per noi, sono curioso di vedere la mia squadra cosa dimostrerà sul campo dopo due vittorie in casa. Non vinciamo in trasferta da quasi un anno, penso sia arrivato il momento di fare una grande partita. Non abbiamo ancora fatto niente, siamo ad un punto dalla retrocessione ed una brutta prestazione vanificherebbe il nostro lavoro. Io devo inseguire le buone prestazioni, il risultato è una conseguenza".

A proposito, invece, dei singoli a sua disposizione in vista del match in programma domani alle 15.00:

"Ho qualche ballottaggio da risolvere me li porto fino a domani. I subentranti domenica scorsa mi hanno messo in difficoltà. Buon segno. In attacco Orsolini può fare la seconda punta ma sono soddisfatto del lavoro di Falcinelli, che ha uno spirito che mi piace, gli manca solo il gol. Donsah ha fatto due allenamenti, non so se vale la pena di rischiarlo. Deve riprendere ad allenarsi, come Palacio e Poli. Il rientro di questi quattro giocatori potrebbe darci grande scelta, dopo la sosta potrebbe essere una buona cosa riaverli a disposizione. Pulgar è tranquillissimo, Nagy sta giocando molto bene. Se uno non gioca non è un caso, devono fare come Orsolini, entrare e dare tutto. Sanno anche che se sono arrabbiati ottengono l'effetto contrario, stanno fuori anche 5-6 gare. Svanberg è un giocatore ambito da club importanti, è un ragazzo molto intelligente e con una famiglia alle spalle che gli ha fatto fare una scelta oculata, in una società che può permettergli di crescere bene. Mattiello, dopo i due anni da infortunato e l'anno alla Spal, sta facendo solo quello che può fare un giocatore dalle sue qualità, ha ancora ampi margini di miglioramento. Santander non mi ha stupito, ero solo preoccupato dal punto di vista fisico. Sapevo che all'inizio poteva andare incontro a qualche problemino, non avendo svolto parte della preparazione con noi. Mi sembra in grande crescita e sta diventando un leader tecnico, oltre ai goal il lavoro che svolge per la squadra è importantissimo per noi. Dijks Krejci? Di solito scelgo in base alla partita. Krejci è di ruolo un'ala ed ha un controllo migliore di palla al momento. Dijks è più esplosivo ed una grande fisicità, il suo salvataggio di testa domenica è stato come un goal. Qui ho solo l'imbarazzo della scelta".