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Braglia: “Il vero pericolo dell’Avellino è l’Avellino. Sarei un cogl**ne se…”

Avellino

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal tecnico dell'Avellino a pochi giorni dalla sfida contro l'Acr Messina

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"Alla partita arriviamo bene, stiamo lavorando come sempre". Lo ha detto Piero Braglia, intervenuto in conferenza stampa in vista della sfida contro l'Acr Messina, in programma domenica 14 novembre alle ore 17:30 allo Stadio "Franco Scoglio". Diversi i temi trattati dal tecnico dell'Avellino: dal momento della sua squadra, reduce dalla vittoria conquistata al "Partenio Lombardi" contro il Taranto, alle condizioni di Luigi Silvestri. Ma non solo... "Sappiamo che non sarà una partita facile, sappiamo i problemi che stanno avendo loro, noi ci siamo passati l'anno scorso quando abbiamo avuto 12 positivi. Il Messina ha una buonissima squadra, tosta, che ha dei valori. Noi siamo in un momento discreto, dobbiamo continuare a crescere, andremo lì a fare la nostra gara con molta umiltà. Non so chi siano gli infortunati o chi ha il Covid e fanno bene a non pubblicarlo. L'anno scorso da noi si sapeva nome, cognome e indirizzo. Quello che vogliamo fare noi lo so bene, quello che vogliono fare loro anche. Sarà una bella partita e cercheremo di vincerla", le sue parole.

CAPUANO E IL MODULO -"Conosco Capuano, ognuno fa il calcio che vuole fare. Io mi adeguo alle caratteristiche della squadra, cambio moduli in base al talento dei giocatori. I bravi devono giocare, altrimenti sarei un cog***ne... L'anno scorso giocavamo in un modo, quest'anno in un altro, in base alla forza dei calciatori che ho. Il vero pericolo dell'Avellino è l'Avellino stesso. Non bisogna entrare in campo con superficialità ma stare sul pezzo ogni partita. I ragazzi sanno che possono togliersi delle soddisfazioni e portare entusiasmo allo stadio. In questo momento ci sono pochi spettatori allo stadio e sta a noi portarli di nuovo dalla nostra parte".

LA CLASSIFICA -"Ho saputo della vicenda dei 4 punti tolti al Foggia. Bisogna sempre vedere alla fine come va a finire. Ma noi pensiamo a noi e non agli altri. La classifica non la guardiamo. Obiettivo primo posto dichiarato dal presidente? Nessuna pressione. Io continuo a dire che questo è un organico da primo-terzo posto. Lui dice che siamo da primo posto, ma lo capisco, è il primo tifoso di questa squadra. Non è che ci aiuta molto questa cosa, anche perchè poi arriva tutto addosso a me. Nel calcio, dire io arrivo primo è sempre complicato. Faccio un esempio, il Benevento c'ha messo anni e anni a fare il salto di categoria spendendo miliardi. Quando uno vuole vincere è meglio non dire niente. Il presidente ho letto che vuole comprare un sacco di calciatori a gennaio. Scherzi a parte, c'è sinergia, c'è unità di intenti e speriamo di andare sempre così".

DA SILVESTRI A MANIERO -"Silvestri deve fare dei controlli, oggi sapremo di più sulle condizioni. Silvestri mi ricorda Ferrigno, che in passato giocava con le costole rotte, con una benda, non respirava bene ma mi diceva che la partita la giocava. Ha cuore, ai playoff ha giocato con una caviglia che se la vedevate c'era da mettersi le mani nei capelli. A Palermo ha rischiato nel voler finire la partita, in settimana si è allenato come un matto per esserci. Luigi è così, ha cuore. O lo pigli così o lo ammazzi. Maniero? Deve lavorare. Che sia forte lo sappiamo, il gol che ha fatto col Taranto è da attaccante di altre categorie. Lui però deve capire tante cose, si deve curare, deve prevenire i suoi acciacchi, è un bravo ragazzo. Anche il fatto di fare il viaggio Napoli-Avellino tutti i giorni non è bello. Per noi, sapere che c'è un grande giocatore come lui a darci una mano è un vantaggio. Speriamo solo di averlo con continuità", ha concluso.

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