Intervistato dal Corriere della Sera, Bryan Cristante racconta la sua carriera calcistica: dal Milan, alle varie esperienze in giro per l'Italia e l'Europa, al sogno Premier League.
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Atalanta, Cristante: “Al Milan mi paragonavano a Redondo, ma non sono un regista. Juve? Mi vedo in Premier League…”
Il centrocampista, che tanto bene sta facendo all'Atalanta, ha rilasciato un'intervista al 'Corriere della Sera'
Sull'addio al Milan e un paragone che non gli andava giù: "Il riferimento a Redondo non mi piaceva, me l’hanno affibbiato a 15 anni al Milan. Ma io non sono un regista. Fin da piccolo mi parlavano di un grande futuro, ma quando mi hanno ceduto ho accettato volentieri: al Benfica è stata una grande esperienza. Fuori casa a 18 anni non hai scelta: devi svegliarti, disporti a imparare culture diverse in campo e fuori. In Portogallo sembra che vadano lenti, invece è un calcio molto intenso e fisico. Mi ha fatto bene". Dopo i lusitani, il ritorno in Italia, prima al Palermo e poi al Pescara: "E lì all'improvviso divento un brocco... La morale? Che bisogna credere sempre in se stessi e lavorare senza ascoltare ciò che dicono di te. Quando mi segavano dandomi dello scarso io sapevo quanto valevo e davo retta solo ai miei e al tecnico".
Poi parla dell'esperienza all'Atalanta che lo ha fatto crescere molto: "Ero un falso lento, ma era un’impressione, appunto: l’inserimento è sempre stata una mia caratteristica, solo che non me lo chiedevano come fa Gasperini adesso... Per noi centrocampisti l’obbligo è di non restare mai bloccati in mezzo al campo, correre, osare". Sull'Europa League dichiara: "Che emozione avere vinto il girone di Europa League. Mi chiedo cosa succederebbe se dovessimo vincerla. Adesso c'è il Borussia Dortmund, nella sfiga abbiamo la fortuna di giocare con una grande: se passi, l’impresa è epica. Per me partiamo 50 e 50. Anche perché il calcio di Gasperini è il più europeo d’Italia: moderno e intenso".
Sulla vicenda di Verdi che ha detto no al Napoli: "Non mi pare uno scandalo - ammette Cristante - Forse pensa che da titolare certo può migliorare la sua crescita. Ci può stare". Infine, sulle voci di mercato che parlano di un interessamento da parte della Juventus, ha detto: "Non so. La mia estate di mercato dipenderà dai prossimi cinque mesi con l’Atalanta. Ma non escludo la Premier League un giorno: mi piace e mi pare adatta alle mie qualità tecniche e fisiche".
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