Non ha né il miglior attacco, né la miglior difesa della Premier League. Ma capeggia la classifica, anzi la domina alla grande.
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Ranieri: “Ho fatto più punti di Mourinho. No alla Nazionale. L’inglese? Ora so dire anche ‘buonasera’…”
Il tecnico del Leicester torna a parlare ai media italiani. La sua squadra è a +7 dalla seconda in classifica, il Tottenham di Pochettino.
E' il Leicester di Claudio Ranieri, la squadra che dall'inizio della stagione sta catalizzando su di sé le attenzioni dell'Europa calcistica. Un miracolo in fieri, un'impresa che ha già dato una certezza aritmetica: l'anno prossimo le Volpi (The Foxes) giocheranno in Champions League.
Il merito è di un gruppo collaudato, di un team affiatato e di un tecnico navigato. Tutto in rima per celebrare Claudio Ranieri. A proposito di rime... "Mi chiedete di quei cori che il pubblico del King Power Stadium intona nei miei confronti? Beh, non so bene l'inglese. Sentono che dicono 'Ranieri' e qualcos'altro. Spero siano elogi (ride, ndr). Io li prendo per positivi, ma non li capisco - dice sorridendo il manager del Leicester a Radio Deejay. "La via in mio onore? Sì, ho letto questa iniziativa del sindaco. Dite che in Italia porta male? Beh, magari in Inghilterra no", aggiunge il tecnico italiano che poi torna a discutere su un tema scottante: la Nazionale. "No, con quella ho chiuso. Mi sono già bruciato in Grecia. Vi posso dire la verità? Mi ero accorto che non allenavo per nulla i giocatori. Una volta li ho accolti un martedì e il sabato dovevamo giocare una partita. In quei giorni non siamo riusciti a provare nulla di valido tatticamente", le memorie di Ranieri.
Italians do it better -"Cosa abbiamo in più degli altri? Il nostro calcio è più selettivo e ci adattiamo meglio - ha aggiunto -. Io cerco di capire le tradizioni calcistiche di ogni paese in cui mi trasferisco e gradualmente provo a mettere qualcosa di mio. Come va con l'inglese? Bene, ora so dire, oltre a buongiorno, anche buonasera. So parlare meglio lo spagnolo, quindi l'inglese e il francese".
Passato - Anche pillole del passato, durante il suo intervento radiofonico: "Forse qualcuno dimentica che comunque in Italia avevo fatto bene. La Juventus, fresca di promozione in Serie A, l'ho portata al terzo posto, poi avevo fatto bene con la Fiorentina, col Parma e poi... non dimenticate che con la Roma, quando l'Inter vinse il Triplete, feci più punti di Mourinho. In quella stagione subentrai sulla panchina dei giallorossi autori di un inizio di campionato non proprio all'altezza, e in quello scorcio di torneo totalizzai più punti del tecnico portoghese che, comunque, dato l'inizio di campionato non ottimale dei capitolini, vinse lo scudetto". Adesso uno scudetto potrebbe vincerlo con un'out-sider d'eccellenza. "Non parliamo troppo presto. Adesso ci aspettano certe partite... già alla prossima contro un Chelsea inferocito, ma noi crediamo al titolo e vogliamo mantenere sempre questo vantaggio sulla seconda". Il gap dice +7 sul Tottenham.
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