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Attentato Manchester, il ricordo di Guardiola: “La mia famiglia era lì, siamo stati davvero fortunati”

Attentato Manchester, il ricordo di Guardiola: “La mia famiglia era lì, siamo stati davvero fortunati”

Il tecnico spagnolo dei citizens ricorda quel maledetto 22 maggio 2017, quando la Manchester Arena si riempì di paura e sangue

Mediagol77

Pep Guardiola ripercorre le tappe di quel maledetto 22 maggio 2017.

Era una serata tranquilla in quel di Manchester quando una serie di terroristi appartenenti ad Al Qaeda decise di mettere in atto un attacco suicida. Il folle gesto degli attentatori, durante il concerto della pop star Ariana Grande all'interno della Manchester Arena, provocò poco più di venti morti e all'incirca sessanta feriti. Il tecnico del Manchester City, nel corso di un'intervista rilasciata ai microfoni della redazione di BBC 5, ha raccontato con il cuore spezzato le sensazioni di quella notte.

"Quando si è verificato l'attacco, ero a casa con mio figlio e la mia famiglia era lì. Ad un certo punto mi ha chiamato mia moglie per comunicarmi che era successo qualcosa, ma la telefonata si è interrotta improvvisamente. Abbiamo provato a richiamarla, ma il telefono non funzionava e così siamo andati subito allo stadio e dopo cinque o sei minuti mi ha richiamato mia moglie dicendomi che stavano tornando a casa. Siamo stati molto fortunati, ma tanti altri hanno sofferto".