Ronald Koeman è d'accordo con Xavi: "Essere l'allenatore del Barcellona crea disturbi alla salute mentale" . L'olandese, che conosce bene l'ambiente blaugrana essendo stato una leggenda del club da calciatore, prima della sfortunata esperienza in panchina, ha assicurato che è "molto più divertente essere un giocatore del Barcellona che un allenatore e Xavi, da catalano e figlio del club, se ne sarà sicuramente accorto", ha detto a Good Morning Eredivisie.
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Barcellona, Koeman: “Essere l’allenatore del club crea disturbi alla mente”
Koeman considera questo compito "il più difficile che abbia mai svolto. Ho sofferto la pressione e lo stress", aggiungendo inoltre di aver avuto "un rapporto conflittuale con Laporta, a differenza di Xavi". Ha voluto ricordare anche la poca esperienza con cui è arrivato il tecnico catalano. “Era stato solo in Qatar e poi è stato catapultato al Barcellona. Non era abituato alle critiche, aveva ricevuto solo elogi".
Koeman inoltre assicura che la stampa "ti punta una pistola contro. Se le cose non vanno bene è colpa dell'allenatore. Ho sofferto anche io lo stesso stress e quella pressione". L'attuale CT dell'Olanda è stato alla guida del Barcellona per un anno e mezzo, subito dopo la partenza di Messi, e ha vinto una Copa del Rey ed è riuscito a finire terzo in campionato. Quando venne licenziato, la squadra era al nono posto in campionato e praticamente eliminata dalla Champions League.
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