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FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE

Manchester City-Inter, Guardiola: “Champions un sogno. Noi favoriti? Conta solo…”

Milan
Le dichiarazioni di Pep Guardiola alla viglia della finale di Champions League tra Manchester City ed Inter
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Giornata di vigilia per il Manchester City che, sabato sera, sarà impegnato in finale di Champions League contro l'Inter di Simone Inzaghi allo stadio "Atatürk" di Istanbul. Un impegno presentato nella consueta conferenza stampa pre-gara dal tecnico dei campioni d'Inghilterra, Pep Guardiola, intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti.

Champions ossessione o sogno? "È un sogno. È sempre un sogno vincere dei trofei. Anche la parola ossessione è una parola positiva, ma è ovviamente un sogno per noi".

Che partita sarà? Tutti vi vedono favoriti... "Non posso controllare cosa dicono o pensano le persone. Tutto dipenderà da noi e dall'Inter. La squadra più forte sarà la vincitrice: se alzerà la coppa, l'Inter sarà più grande del City. Conta solo la partita".

Quanto sarà importante l'atmosfera? "Spero che sia una serata fantastica, è la competizione più bella del mondo. Siamo qui, pronti a supportare l'UEFA in questa competizione, ad aiutare i tifosi a divertirsi".

Quali saranno le chiavi della partita? "Sono tante. L'Inter è una squadra abituata non solo a difendere. C'è la convinzione che le squadre italiane sappiano solo difendere, ma l'Inter sa fare tante altre cose. Acerbi, Darmian, Bastoni e Onana sono molto efficaci nel far ripartire la squadra. E tutti gli attaccanti, da Lautaro a Correa, sanno essere pericolosi. L'Inter ha la capacità di tenere la palla e di finalizzare, sa attaccare dal centro e dalle fasce. Cercheremo di difendere il meglio possibile, sia alti che bassi".

Haaland nelle ultime occasioni ha avuto poche occasioni. "Non sono qui per discutere della sua capacità di convertire gli xGoals in gol. Domani sarà pronto per aiutarci a vincere la Champions".

Quali sono le cose importanti per avere il suo successo. La lezione che dà ai giovani? "Avere ottimi giocatori. Avere Messi prima e Haaland ora. Ridete? Non sto scherzando".

Due anni fa avete perso la finale col Chelsea. Cosa cambierà domani? "Vorrei dirvi tante cose. Che abbiamo imparato la lezione, ma non so che dire: sono squadre diverse, giocatori diversi, annate diverse. Col Chelsea non siamo riusciti a vincere. Per domani abbiamo un piano, abbiamo un'idea, ma poi bisogna vedere cosa dirà il campo. Noi siamo pronti e ci proveremo".

A livello tattico quanto cambia affrontare una squadra che gioca con due attaccanti? "Cambia tanto, così come giocare con quattro o cinque in difesa. Noi dovremo gestire bene le transizioni".

Che pensa di Lautaro? "Per come sta giocando nelle ultime settimane, cosa posso dire? È un campione del mondo, è un giocatore speciale: sa portare palla, sa essere pericoloso in area. Stiamo parlando dell'attaccante di una squadra che giocherà una finale di Champions".

Qual è l'equilibrio tra seguire il piano gara e la creatività che spesso serve per vincere le partite? "Su tutta la partita, è importante sapere quello che devi fare e farlo bene. Però ci sono dei momenti in cui le partite diventano pazze, per cui magari devi inserire un attaccante in più o un difensore in più. E poi ci sono momenti in cui non si pensa alla tattica, ma a quello che ti dice il cuore. Nelle finali, non penso che sia giusto dire ai giocatori di lasciare troppo spazio alla creatività, a fare quello che vogliono: bisogna difendere bene, la cosa più importante è che stiamo perdendo, non che stiamo 0-0. E far sì che, sullo 0-0, l'Inter pensi di stare vincendo. A quel punto, potremmo farci avanti".

Chi sarà il giocatore decisivo per l'Inter domani? "Per come giocano, Onana è fondamentale. Bastoni è eccezionale in quello che fa, aiuta ad avere una connessione migliore con gli attaccanti. Detto questo, dovremo cercare di difendere nel migliore dei modi e, quando avremo la palla, di attaccare creando problemi all'avversario".

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