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Spal, Viviano rivela: “Decisi io di andar via da Palermo. Vi spiego perché sono tornato in Italia…”

Spal, Viviano rivela: “Decisi io di andar via da Palermo. Vi spiego perché sono tornato in Italia…”

Il nuovo estremo difensore della Spal Emiliano Viviano ripercorre la sua carriera e spiega la scelta di ritornare in Italia

Mediagol22

Emiliano Viviano è tornato in Italia dopo un'annata allo Sporting Lisbona.

Dopo un'esperienza totalmente negativa in Primeira Liga, dove non ha collezionato neanche una presenta, l'estremo difensore si è trasferito alla Spal in prestito. In un'intervista alla 'Gazzetta dello Sport', l'ex portiere del Palermo ha ripercorso la sua carriera e ha parlato della scelta di tornare nella massima serie italiana:

"Perché in Italia si sta come in cima al mondo, perché a Lisbona era tutto surreale: mi mancava la quotidianità dei rapporti umani. A Londra e Lisbona è più dura andare in piazza, bere un caffé, leggere il giornale, parlare con la gente. Qui si può. E a Ferrara eccome. Fortunato non lo sono stato, ecco. Ma in due modi diversi: all’Arsenal sapevo che avrei giocato poco, davanti avevo Szczesny e Fabianski, e decisi io di andare via dal Palermo; allo Sporting sono arrivato e dopo tre giorni hanno cambiato presidente, dirigente, tecnico. Mihajlovic non l’ho mai visto. Assurdo. Ah, e dalla Sampdoria non andai via io: la adoro. Il rammarico più grande? Quando andai via dall’Inter: volevano restassi invece mi ero fissato di andare a giocare. Avrei potuto curarmi meglio il ginocchio. Se è vero che Mourinho mi voleva con sé in rosa? In quel periodo di Bologna (2009-2011, ndr) ero a metà con l’Inter: espresse apprezzamenti. Poi, siccome è un furbacchione, prima di un Bologna-Inter venne da me a complimentarsi tanto. Lo capii subito... Se a 22 anni avessi avuto la testa di ora, forse la mia carriera sarebbe stata diversa: ma mi è piaciuto quel che ho fatto, ho anche coronato il sogno di giocare nella mia Fiorentina. Quando ero ventenne me ne approfittavo del mio strapotere fisico: avrei fatto a cazzotti con Tyson ma mai mi sarei permesso di essere maleducato: oggi i ventenni, e non parlo di qua, fanno fatica a salutarti. Ma che mondo è?".