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Vizzini: “Ecco cosa penso dello sceicco in società”

La redazione di Mediagol.it ha intervistato in esclusiva il senatore della Repubblica Carlo Vizzini, tifoso del Palermo e palermitano di nascita che ha espresso il suo pensiero sull'entrata in.

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La redazione di Mediagol.it ha intervistato in esclusiva il senatore della Repubblica Carlo Vizzini, tifoso del Palermo e palermitano di nascita che ha espresso il suo pensiero sull'entrata in soceità dello sceicco arabo Al-Hokair. "Parole sceicco? La mia idea è che queste cose possono risolvere il problema della proprietà e dei finanziamenti, ma bisogna strutturare la società. Guardate le grandi società, ci sono 7-8 persone e ognuno si occupa di una cosa specifica e se ne assume le responsabilità di fronte al presidente. Noi siamo una società presidente-dipendente, per cui il destino della gente si decide nelle interviste del lunedì, in cui si può dire che Sirigu per le uscite che fa sarebbe da prendere a calci in culo. Se un capoufficio avesse detto di un suo dipendente ciò che ha detto Zamparini di Rossi sarebbe in tribunale con l’accusa di mobbing, ma questa gente deve sopportare questo e non è possibile. Avete mai sentito dire ciò che dice Zamparini sui suoi dipendenti a Moratti, Galliani o gli Agnelli? Questo deve finire, se questo è l’unico metro che lui sa usare penso che il Palermo resterà sempre quello di questi anni, che a noi può anche andare bene perché si è tra le prime 7-8 squadre italiane, ma che lo si dica prima in modo che possiamo adeguarci. Non pensiamo di inventare il Palermo delle meraviglie perché adesso si apre la campagna abbonamenti perché a questo trucco non ci casca più nessuno". E sullesultenza di La Russa alla fine del match, Vizzini ha dichiarato: "Non solo, ma ha anche correttamente detto in passato che è siciliano, ma del catanese e non di Palermo, e tifa Inter. Durante la premiazione salutava uno per uno i giocatori dell’Inter chiamandoli per nome e cognome, io mi sono limitato ad alzare la sciarpa rosanero quando sono passati i giocatori del Palermo per dire che c’era ancora qualcuno che stava lì. Ma il calcio è bello perché ognuno può tifare per chi vuole".