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SERIE A: Un mercoledì da leoni La Champions passa da Roma e Firenze

di Giuseppe La Barbera La Serie A è il campionato più difficile del mondo: questo è chiaro a tutti, sul suo fascino si è discusso parecchio in questi anni, giornate.

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di Giuseppe La Barbera La Serie A è il campionato più difficile del mondo: questo è chiaro a tutti, sul suo fascino si è discusso parecchio in questi anni, giornate come la seconda di ritorno, però, possono solo contribuire a screditare tutti i suoi detrattori. Come la lotta per lo scudetto, che coinvolge in pieno tre squadre, l’ elite del nostro campionato, anche la sfida tra le pretendenti all’ ultimo posto disponibile per la Champions League, si fa di turno in turno sempre più avvincente. Nello spazio di soli 5 punti, infatti, si trovano ben sei squadre, tutte accreditate per raggiungere il prestigioso obiettivo. Tra queste, quattro si scontreranno direttamente in questa tappa infrasettimanale: al “Franchi” andrà in scena Fiorentina-Napoli, mentre all’ “Olimpico” si terrà Roma-Palermo. L’ incontro tra i viola e i partenopei potrà essere sfruttato da uno dei due team per poter rilanciare le proprie ambizioni: le squadre di Prandelli e Reja, infatti, sono state tutt’altro che brillanti nell’ ultimo periodo e, inoltre, vengono da due brutte sconfitte, rispettivamente con la Juve a Torino, e con la Roma al “San Paolo”. La gara della capitale, al contrario, vedrà di fronte due squadre che scoppiano di salute e che hanno messo in fila tre vittorie consecutive: la Roma di Spalletti, che recupererà finalmente Totti dal primo minuto e il Palermo di Ballardini, che, orfano del fuoriclasse Miccoli, potrebbe sfoderare nuovamente il modulo ad “albero di natale”, con una sola punta, che ha permesso di espugnare “Marassi”, nell’ ultima trasferta. Oltre a essere accomunate da indicazioni positive, entrambe le formazioni, negli ultimi giorni, hanno dovuto fronteggiare qualche problema: il caso Panucci, escluso dai convocati giallorossi per aver rifiutato la panchina a Napoli e il tormentone Nilmar, con le dichiarazioni opposte del tecnico Ballardini, che è contento delle sue punte, e del presidente Zamparini, che ha detto che c’è bisogno dell’asso brasiliano. Completa il quadro per la lotta al quarto posto il match di Genova tra Sampdoria e Lazio. La squadra di Delio Rossi secondo uno dei tanti “misteri” del calcio italiano è stata duramente contestata a Formello, sede degli allenamenti, nonostante i 31 punti sin qui conquistati: la brutta sconfitta interna per 4-1 di domenica contro il Cagliari è sembrata quasi un espediente per far nascere i malumori dei tifosi, che non hanno mai amato il numero uno biancoceleste Lotito. Anche gli uomini di Mazzarri hanno avuto problemi con la propria tifoseria e, ultimamente, si è addirittura parlato di uno scontro fisico tra alcuni ultras e il lituano Stankevicius. All’ombra della “Lanterna”, quindi, si disputerà un incontro davvero delicato, considerando anche che i blucerchiati si trovano a sole 20 lunghezze, cioè a più quattro dalla terzultima in classifica. Persino per le “grandi” non è prevista vita facile: l’ Inter, senza Adriano e Mourinho squalificati, affronterà la delicata trasferta del “Massimino”, contro il Catania, mentre la Juve avrà di fronte un’ Udinese affamata di punti al “Friuli”; infine il Milan giocherà a “San Siro” contro la sorpresa di questo campionato: il Genoa di Gasperini, che non può permettersi di perdere terreno per realizzare quella che a inizio stagione poteva sembrare un’ utopia: la qualificazione alla Champions. Nella giornata numero 21, anche tanti incroci pericolosi, in chiave salvezza. A Verona il Chievo tenterà di migliorare i soli 16 punti fin qui conquistati contro il Lecce di Beretta, sua diretta concorrente. A Torino, invece, i granata di Novellino battezzeranno il nuovo esordio di Nevio Orlandi nella panchina della Reggina. Infine si giocano una buona parte delle possibilità di rimanere in serie A anche Atalanta e Bologna, allo stadio “Atleti Azzurri d’ Italia” di Bergamo, e Cagliari e Siena al “Sant’Elia”: i due team padroni di casa potrebbero anche accontentarsi di un punto in virtù di una posizione più tranquilla in classifica; felsinei e toscani, invece, hanno bisogno di ulteriore spinta per non ritrovarsi ancora più in fondo nella graduatoria.