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SABATINI SULLA CRISI PALERMO Su Mediagol.it il messaggio dellex direttore sportivo rosa a giocatori e tifosi

Intervista esclusiva di Mediagol.it a Walter Sabatini, ex direttore sportivo del Palermo, dopo la pesante sconfitta dei rosanero nel derby con il Catania, l’esonero di Serse Cosmi e il ritorno.

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Intervista esclusiva di Mediagol.it a Walter Sabatini, ex direttore sportivo del Palermo, dopo la pesante sconfitta dei rosanero nel derby con il Catania, l’esonero di Serse Cosmi e il ritorno del suo amico Delio Rossi. di Leandro Ficarra LA CRISI DEL PALERMO “Mi aspettavo lesonero di Cosmi? Io ho accettato di intervenire perché nei momenti di grande difficoltà la mia indole mi costringe a pensare di essere in parte responsabile di quanto succede. Voglio esserci per esprimere solidarietà al Palermo e ai palermitani e per raccomandare ai ragazzi di reclutare le loro energie e le loro qualità e tirarle fuori in questi due mesi in cui potranno fare cose importanti. Ci sono ancora un finale di campionato e una semifinale di Coppa Italia da giocare. Quando succedono queste cose, - ha proseguito Sabatini - queste sconfitte così eclatanti, io non mi sottraggo alle mie responsabilità anche se sono quattro mesi che non collaboro più col Palermo, però voglio condividere le mie responsabilità”. TIRARE FUORI L’ORGOGLIO “Una squadra viene pensata perché possa esprimere delle qualità a prescindere dal modulo e dallinterpretazione della partita. Poi su Cosmi si dicono cose non aderenti alla realtà, lui è riuscito e riuscirà a esprimere calcio in modo anche spettacolare. Non sono i moduli ma gli uomini a rendere spettacolare un gioco. Ci sono ragazzi che devono ritrovare armonia, non di intrattenimento ma tecnico-tattica. Si devono assumere le loro responsabilità, - continua Sabatini a Mediagol.it - sono veramente solidale col gruppo, però è anche tempo di tirar fuori lorgoglio e il gruppo lo tirerà fuori. Certamente è una stagione che sembra declinare, ma la squadra si risolleverà perché ci sono tanti elementi di grande dignità tecnica e morale. Ci saranno grandi cose per i tifosi del Palermo, lo sconforto di adesso sarà compensato da qualche grande gioia da qui alla fine di maggio”. DIMISSIONI E RAMMARICO DI SABATINI “Il presidente ha ammesso lerrore di aver accettato le mie dimissioni? Quando ha fatto questa osservazione naturalmente da un lato mi ha fatto piacere, dallaltro ha accentuato il mio rammarico. Considero la mia esperienza a Palermo del tutto positiva ma anche frustrante perché ero convinto si sarebbe potuto portare avanti un percorso insieme a tutto lo staff e allambiente e non nascondo di essere dispiaciuto. Le sconfitte del Palermo mi indeboliscono, anche quelle di oggi - ha detto a Mediagol.it - le sento mie alla stessa maniera di quando ero a Palermo. Ero certo che insieme si potesse veramente costruire qualcosa. Non è stato così, pazienza, però voglio augurare al Palermo e a Zamparini stesso di riuscirci nei prossimi campionati. Zamparini è un uomo esuberante, intellettualmente molto vivace e ha anche il suo linguaggio e il suo modo di essere”. I PROGETTI DI ZAMPARINI “Se ci siamo più sentiti con Zamparini? Non direi che ci sono rapporti di cordialità, penso che comunque sia ci siamo sentiti troppo poco, giusto due o tre volte. Anche quando sono stato allestero ho accettato di farlo solo quando potevo guardare le partite del Palermo, quella rosanero è una realtà ancora pulsante nella mia testa. Mai porterò rancore nei confronti di Zamparini. Ho fatto anche io degli errori, ci siamo scontrati su alcune cose ma io ho solo buoni sentimenti nei suoi confronti. Spero riesca a colmare questo stato dansia nei confronti del Palermo e riesca a fare qualcosa di sportivamente importante. Avrei enorme piacere - ha concluso Sabatini a Mediagol.it - se riuscisse a costruire lo stadio e lasciare qualcosa di tangibile. Vorrei lasciasse qualcosa oltre ai risultati che rimanga alla città. Lo stadio rimarrebbe come vertice di una parabola bella e importante”. LITI CON ZAMPARINI E QUELLE TELEFONATE… “E vero che Zamparini voleva che dessi dei suggerimenti a Rossi e abbiamo litigato per questo? Questa cosa qui ha una valenza da ridimensionare, perché è ovvio che il presidente le telefonate le fa, le faceva e le continuerà a fare, poi dipende da chi le raccoglie dallaltra parte. Il presidente è molto umorale, particolarmente preso dal punto di vista nervoso dagli eventi della partita. Le telefonate ci sono state e io le ho recepite e intercettate nella maniera più giusta, avendo il dovere professionale di gestire la cosa, decidevo se tenerle per me o meno, poi dipende dalla sensibilità di chi riceve le telefonate. Non è che faccia solo telefonate deliranti, a volte mi ha detto delle cose su cui andava davvero fatta una riflessione o che andavano riferite al tecnico”. L’ESONERO DI ROSSI E QUELLO DI COSMI “Se ho consigliato Zamparini dopo l’esonero di Rossi? No, non cè stato nessun consiglio, però quando il presidente ha scelto Cosmi interiormente, senza aver espresso il giudizio personalmente, pensavo avesse fatto la scelta giusta. Aveva una grande conoscenza degli uomini, un grande impatto sullo spogliatoio, quando ho appreso la scelta mi sono trovato in sintonia. Non ero in sintonia sul fatto di cambiare allenatore, anche se era un momento così particolare che qualsiasi decisione poteva essere considerata. Voglio ricordare – ha proseguito Sabatini a Mediagol.it - che Serse in ogni caso ha costruito la vittoria contro la prima in classifica con una partita virile, accorta e in cui si è espresso calcio di notevole valore. Non se ne vada con la testa bassa come fosse stata una sorta di umiliazione, non penso se lo meriti. Non vorrei si pensasse che il mese di Cosmi possa essere rappresentata come un danno, ha fatto il possibile, va ristabilita una porzione di verità e sto cercando di farlo per quanto posso”. CRITICHE ZAMPARINI NEGATIVE PER GIOCATORI “Le esternazioni di Zamparini possono influire negativamente? Le pressioni sullallenatore penso abbiano inciso relativamente. E solo un esercizio dialettico, possono incidere di più gli interventi su dei calciatori, perché si comprimono e dilatano stati danimo, maturano idee magari deviate e può essere più rischioso. Riguarda una letteratura e un modo di essere di Zamparini che è noto e che è inutile rivisitare ogni volta. Ricordo un episodio, ai tempi del cambio Ballardini-Colantuono, quando volevo dimettermi: lui mi disse che io lo conoscevo, che sapevo chi era Zamparini quando ho firmato e mi fece ricredere sulle mie dimissioni. E giusto che non si creino alibi che non servono. E il caso che la squadra recluti lorgoglio indispensabile perché le loro qualità non vengano svilite”. IL MESSAGGIO DI SABATINI AI GIOCATORI DEL PALERMO “Quando uno come Balzaretti va in sala stampa e si prende tutte le responsabilità con gli occhi lucidi, allora è giusto che tutti i calciatori la vedano, perché è stata una cosa vera, non costruita, ha alleggerito la posizione di alcuni compagni e sarei molto contento se i compagni la rivedessero e fossero disposti ad assumersi la loro quota. Sapete che Delio Rossi è un mio grande amico – ha continuato Sabatini a Mediagol.it - e insieme abbiamo lavorato tanti anni, ma non vorrei che qualcuno pensasse abbia la bacchetta magica. Ho detto che sono totalmente solidale col gruppo di gruppo di calciatori ma è bene che si assumano le loro responsabilità. Va bene Zamparini, Rossi, Cosmi, però i giocatori devono prendersi carico delle loro responsabilità non a parole ma con tackle, scivolate e prepotenza. Cerchino di ristabilire la verità calcistica, che non è quella espressa ieri in campo e nemmeno quella con lUdinese, è una verità che riguarda un Palermo capace di affrontare qualsiasi avversario”. IL RILANCIO DI ROSSI E LA RINASCITA DEL PALERMO “Voglio solo pensare alla risurrezione del nuovo Palermo, provvisoriamente sono qui sul lungotevere davanti a uno scenario bellissimo e voglio rasserenarmi con lidea che il Palermo risorgerà e subito. Torno a dire che adesso tornerà Delio Rossi e sono convinto che insieme alla squadra si riorganizzerà e la riporterà ai livelli che gli competono. Ricordo con rammarico che a Gennaio il Palermo aveva già 40 punti, ora a primavera inoltrata ne ha 43, allora questo collasso in cui la squadra è incappata si può risolvere soltanto con lorgoglio, con lorgoglio professionale". SABATINI: "SE MI CHIAMASSE ZAMPARINI? HO AQUILA DEL PALERMO TATUATA NEL CUORE" “Se mi chiamasse Zamparini? Non succederà, per il mio orgoglio sarei messo a dura prova, farei fatica ad accettare situazioni che si vanno conclamando. Però questa telefonata non è arrivata e non arriverà quindi è un discorso che tramonta da solo... Ho laquila del Palermo dolorosamente tatuata sul cuore. Ne ho anche unaltra (quella della Lazio, ndr)? Sì, ma quella è antica e sarà meglio lasciarla volar via”. AUDIO: LINTERVISTA DI MEDIAGOL.IT