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SABATINI: “Quella volta che non presi Inler..”

Il diesse del Palermo, Walter Sabatini, intervistato da un noto quotidiano nazionale ha parlato di mercato, il campo su cui gli addetti ai lavori ritengono il direttore sportivo Siciliano uno dei.

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Il diesse del Palermo, Walter Sabatini, intervistato da un noto quotidiano nazionale ha parlato di mercato, il campo su cui gli addetti ai lavori ritengono il direttore sportivo Siciliano uno dei più competenti in Italia. "Alla Lazio avremmo potuto prendere Inler sotto costo, diciamo per un milione di euro, ma sono arrivato in ritardo. Avevo smarrito il dvd che mi era stato inviato e alla fine ho visto la partita solo qualche giorno dopo e in grave ritardo. Il presidente Lotito su mia richiesta si attivò subito con la solita determinazione ma il calciatore s’era già impegnato con l’Udinese e non volle mancare la parola". Cosa deve avere un calciatore per colpirla? "Guardo la dote eccellente. Un calciatore normale deve essere sufficiente in vari parametri: velocità, tecnica, personalità. Tra queste doti, deve essercene una in cui eccelle. Si cerca di “battezzarlo”, di scoprire, ciascuno con la propria sensibilità, qualcosa che gli altri non vedono. Non è semplice, perché il calcio è molto omologato nei valori di squadra e nelle qualità dei singoli". E su Pastore, quanto tempo cè voluto? "Pochi, quanti ce ne ho messi per capire che con Inler avevo fatto un errore. Pastore l’ho visto nel dicembre del 2008, la partita era Huracàn contro Vélez Sarsfield: è stato un colpo di fulmine".