di Benvenuto Caminiti Il mestiere di scrivere è un mestiere duro, impervio, spesso ingrato: non ti restituisce quasi mai quel che lhai pagato per realizzarlo. Eppure, possiede un fascino misterioso, che può diventare irresistibile: ti concentri, ti sforzi da impazzire e alla fine? Qualcuno ti legge di sfuggita, qualche altro neanche quello e la maggior parte lo fa perché non ha di meglio a disposizione. Un lavoraccio, insomma e i miei colleghi converranno con me e, anzi, direbbero di peggio. Eppure qualche volta capita che la tua fatica quasi sempre improba susciti le emozioni giuste, quelle che ogni volta che scrivi, cerchi di instillare nei lettori. E capita, quindi, che te lo dicano, che te lo scrivano; ed allora, di colpo, svaniscono, come neve al sole, le tue frustrazioni, i disinganni, le amarezze e scrivere ridiventa per te il lavoro più bello e fascinoso del mondo, perché è lunico che centra lobiettivo solo se lo colpisce al cuore. A quanto pare con i miei Pensieri e parole qualche volta succede. Stavolta, è successo che, per aver letto il mio ultimo pezzo, dedicato allo stratosferico Miccoli di Palermo-Genoa, mi abbia telefonato nientemeno che la pasionaria del tifo rosanero, Melissa Catanzaro, leder delle Rosanerogirls, ovvero del gruppo ultrà femminile che ogni domenica riempie di grazia e bellezza le curve del nostro amato Barbera. Perché così è il tifo delle Rosanerogirls: è solitamente bello e raffinato, ma, quando serve, è anche impetuoso e passionale. Così è, infatti, la sua capa, così è la signora Melissa Catanzaro, casalinga, tre figli, lunga chioma bionda ed uno sguardo fiero e penetrante come quello dellaquila rosanero che lei segue da quandera ancora solo,una ragazzina. Benvenuto mi ha chiesto al telefono con la sua voce flautata vorrei che domani sera venissi alla festa, che avrà come ospite speciale il nuovo talento rosanero, Franco Vazquez!: E, prima ancora della mia risposta, ha aggiunto: Si tratta di unoccasione speciale perché dedicheremo la serata alla memoria di Peppe Scrima, il supertifoso rosanero scomparso quattro anni fa a soli 14 anni per un male inesorabile. Sai, mamma e papà Scrima tifano Palermo da una vita e leggono da sempre i tuoi articoli: sin dai tempi de LOra. Sarebbe un bel gesto. Che ne dici? Ho risposto sì di slancio, e che altro mi restava di fare se non dare anchio il mio contributo per ricordare Peppe ed aggregarmi ad uniniziativa generosa, una delle tante di cui si fa portavoce la Melissa, che usa il calcio e la sua passione rosanero per finalità umanitarie così lodevoli? Mi hanno portato in un locale di viale Strasburgo, trasformato per loccasione in una specie di succursale della curva Nord, là dove la domenica si sistemano Melissa e le sue ragazze: al centro della parete principale campeggia il ritratto di Peppe e la sua maglia rosanero e il suo sorriso innocente ed ignaro. Canti e cori da stadio ed occhi che ridono: sfido, abbiamo appena battuto il Genoa con il miglior Miccoli della stagione! Quando arriva Franco Vazquez, lospite donore (grazie, dunque, alla sensibilità del Palermo che ha aderito, anchesso di slancio, allinvito di Melissa) i cori e gli inni sforacchiano il muro del suono e di certo trapassano viale Strasburgo e tutta San Lorenzo. Il prode Franco sembra smarrito davanti a tanto entusiasmo e si sottopone con una pazienza davvero certosina al baluginare dei flash e agli stringimenti vari della tante splendide girls presenti: chi lo tira per un braccio, chi per il collo; chi gli si avvinghia letteralmente addosso: Ora, basta, ora tocca a me!. Da distante, ma non troppo, non lo perde di vista la signor Silvana, dellufficio stampa del Palermo. Ma non posso non notare che, nella festa generale, cè un volto mesto: è quello di Daniela, la mamma di Peppe, che non riesce a trattenere le lacrime quando Melissa pronuncia un sobrio ma intenso ricordo del suo bambino: Peppe ci è nato, tifoso del Palermo spiega Daniela, asciugandosi lultima lacrima - guardate bene il ritratto! Ma io non lho mai perduto, perché lui mi segue sempre con i suoi cuoricini!. E non aggiunge altro, sopraffatta dalla commozione. Poi, però, ci pensa Salvatore, il papà di Peppe a spiegare il mistero dei cuoricini: Daniela li vede ovunque, le basta pensare a Peppe e le spunta davanti agli occhi un cuoricino Ecco, guarda anche tu!. E mi mostra il cellulare con il quale Daniela li ha fotografati. E Vazquez lultimo flash lo dedica a Peppe: passando vicino al suo quadro, si libera con un guizzo dei suoi della ferrea marcatura delle girls e piazza il suo viso accanto al ritratto. E sorride e grida: Dai, scatta!. Il bagliore della digitale lo colpisce dritto nel suo sorriso radioso: lultimo regalo ad un giovanissimo tifoso che non cè più e che, al posto suo, ha lasciato a chi gli vuol bene i suoi cuoricini. E che ieri avrebbe compiuto 18 anni. .
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PENSIERI E PAROLE IN LIBERTA Vazquez e il ricordo del piccolo Peppe
di Benvenuto Caminiti Il mestiere di scrivere è un mestiere duro, impervio, spesso ingrato: non ti restituisce quasi mai quel che lhai pagato per realizzarlo. Eppure,.
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