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PALERMO, SQUADRA DI RANGO Sacrificio e cuore contro lInter

Il Palermo ha toccato quota 23. Tante sono infatti le gare consecutive dellinviolato fortino “Barbera”, dove nessuno riesce più a passare. I primi quindici minuti della gara avevano.

Mediagol8

Il Palermo ha toccato quota 23. Tante sono infatti le gare consecutive dellinviolato fortino “Barbera”, dove nessuno riesce più a passare. I primi quindici minuti della gara avevano obiettivamente fatto temere il peggio: la poderosa Inter, forte del successo di Londra contro il Chelsea, aveva cominciato sulla stessa falsariga dello Stamford Bridge, pressava altissimo e non consentiva ai rosanero di ragionare. Per di più, uningenuità di Bovo le aveva consentito di passare in vantaggio con il calcio di rigore trasformato da Milito. Da lì in poi la partita è girata. Si è avuta netta la sensazione che il Palermo stesse entrando in partita pian piano, pagando lo scotto iniziale dellemozione e del peso concreto dei punti in palio di fronte ad un avversario di prestigio e di forza. Trovato il gol del pari, la squadra di Delio Rossi è andata molto più vicina alla vittoria dei celebratissimi avversari. Se solo avesse gestito meglio alcuni contropiede, adesso staremmo a parlare di un Palermo oltre i limiti della perfezione. Gravato dallassenza della mente, Fabio Liverani, lundici rosanero ha comunque dimostrato davanti alla dominatrice assoluta degli ultimi quattro campionati di essere ormai diventata definitivamente una squadra di rango e carattere, che non abbassa mai gli occhi di fronte a nessuno. Nocerino ha svolto un lavoro complicatissimo nel cercare di imbastire la manovra, e lo ha fatto più che bene considerando che non è il compito che lo mette più a suo agio. Pastore, dopo un inizio impreciso e pessimo, ha iniziato a ricamare da par suo, e ha piacevolmente sorpreso constatare che la maturazione di questo ragazzo prosegue in crescendo. Una nota di merito speciale va a Migliaccio e Cavani: il primo lotta strenuamente su ogni palla alta vincendo quasi tutti i contrasti, luruguagio sigla un gran gol, ne sbaglia un paio, ma disputa un secondo tempo incredibile. Sembra quasi sdoppiarsi, fa contemporaneamente la punta e lesterno sinistro per coadiuvare Balzaretti contro Maicon. Molto positivo Bertolo, entrato al posto di un buon Fabio Simplicio. Lesterno argentino pare tarantolato, va in pressione su ogni portatore di palla nerazzurro, spesso con successo, e ha sui piedi la palla del vantaggio che spreca arrivando con un attimo di ritardo. Lo avevamo già detto la scorsa settimana: è un giocatore che nel finale di campionato tornerà molto utile. Il quarto posto sembra più consolidato, dopo questa ottima prova del Palermo, non tanto dal punto di vista meramente matematico. Semmai, è la maturità e naturalezza con cui questa squadra gioca al calcio che fa ben sperare. Linizio devastante degli uomini di José Mourinho avrebbe demoralizzato e abbattuto tante squadre presunte grandi; invece i rosanero, da quel punto in poi, hanno iniziato la loro partita, e per lInter le occasioni da gol sono finite. Nel secondo tempo i nerazzurri hanno provato a gestire uno sterile quanto impotente possesso palla che terminava inevitabilmente con improbabili tiri da lontanissimo che sapevano di frustrazione. La conclusione da trarre, oramai con piena consapevolezza, è che il Palermo è una grande squadra, assolutamente pronta per il famoso salto di qualità che potrebbe voler dire andare a confrontarsi con le più grandi dEuropa. Fabio Corrao