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Oddo: “Lega non vuole trattare con calciatori,io..”

Il difensore del Milan Massimo Oddo è intervenuto in diretta telefonica a Sky Sport24 per parlare del suo piacevole momento, dopo il ritorno in campo e i due assist di ieri, e della minaccia.

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Il difensore del Milan Massimo Oddo è intervenuto in diretta telefonica a Sky Sport24 per parlare del suo piacevole momento, dopo il ritorno in campo e i due assist di ieri, e della minaccia sciopero dellAssociazione Italiana Calciatori. Mediagol.it vi propone lintervista in versione integrale. Ti dispiacciono le molte assenze della Juventus in vista di sabato sera? No, fanno comodo perché soprattutto Krasic ha fatto la differenza nelle ultime partite che ha giocato e quindi non averlo davanti può essere un vantaggio. Ieri sei stato uomo assist. Ti sei preso una bella rivincita? Non è una rivincita, assolutamente. Io, come tutti i giocatori di una grande squadra, sono consapevole che al Milan ci sono tanti giocatori bravi e bisogna sempre mettersi in discussione. Quello che dobbiamo fare noi giocatori è parlare poco e dimostrare sul campo. La più grande rivincita per me è stata quella di farmi trovare pronto, questa è la cosa importante. Ora devo guardare avanti e continuare a fare bene. La Lazio può competere per lo Scudetto? Il calcio ha sempre riservato grandissime sorprese, anche in passato. La Lazio è un’ottima squadra, come lo sono tante altre in Serie A. Sulla carta ci sono quelle due-tre squadre che hanno valori tecnici superiori, ma tutte queste squadre, anno dopo anno, si stanno rinforzando e migliorando sul piano della qualità e del gioco. E quindi, qualsiasi squadra può metterci in difficoltà, noi dovremo cercare di fare del nostro meglio. Credo che la Lazio sia un’ottima squadra, capace di arrivare fino in fondo. Come sta Antonini? Sta bene, questa mattina è venuto al campo, è tornato da solo in macchina e quindi per fortuna sta bene. Qual è stato l’approccio di Allegri verso lo spogliatoio del Milan? E’ stato un approccio positivo, è un allenatore con carattere che sta cercando di imporre le proprie idee e credo che ci stia riuscendo. E’ un allenatore che ha idee un po’ diverse rispetto ai precedenti mister che abbiamo avuto e quindi ci vuole un pochino di tempo, però la squadra è forte, le idee sono chiare e possiamo solo migliorare. Ti ha fatto male, a livello personale, l’ondata di polemiche seguita alla minaccia di sciopero dell’Associazione Calciatori? No, quando uno si espone, si aspetta anche le critiche. Come quando un giocatore va in campo. C’è da dire che la mia parola è quella del calcio italiano. Tutti i calciatori insieme hanno voluto prendere una posizione perché riteniamo che non ci siano cose giuste in questo momento. Il fatto che si faccia demagogia è normale in Italia, è un po’ meno normale che lo facciano tanti giornalisti, non conoscendo le argomentazioni. Coloro che siedono al tavolo delle trattative, in qualità di Lega, probabilmente tante volte, non avendo argomentazioni valide, si buttano sulla demagogia e non è per niente giusto e corretto. Noi non parliamo di aspetti economici ma solamente di diritti umani che vanno a prescindere dal fatto che siano richiesti da calciatori. Noi crediamo in quello che facciamo e che diciamo, senza offendere assolutamente nessuno. I due punti su cui noi assolutamente non vogliamo dibattere sono i fuori rosa e i trasferimenti obbligatori perché vorrebbe dire fare un passo indietro di 40 anni, quando i giocatori erano oggetto delle società e potevano essere trasferiti da qualsiasi parte ed essere messi fuori rosa in qualsiasi momento. Questa è una cosa ingiusta perché il contratto si fa in due, non è unilaterale. E questo si deve rispettare, da entrambe le parti. Per quanto riguarda gli altri punti, che non sono assolutamente di tipo economico, abbiamo sempre detto che siamo apertissimi al confronto però la Lega purtroppo non sta facendo altro che erigere un muro senza voler trattare minimamente e quindi noi siamo costretti a prendere delle decisioni, nostro malgrado. Ci potrebbe essere ancora una minaccia di sciopero? Per quanto ci riguarda, il nostro muro è solo su quei due punti che il Presidente Abete ha garantito che non verranno toccati. Per quanto riguarda il resto, siamo apertissimi e lo ribadiamo. Il problema è che la Lega non da aperture perché su qualsiasi tipo di punto vogliono fare di testa loro senza sentire quello che chiediamo noi. E quindi non è una cosa plausibile avere davanti qualcuno che fa un discorso dittatoriale.