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Nuovi volti rosanero: Hernandez e Morganella

Abel Hernandez Nome: Abel Mathías Hernández Data di nascita: 08/08/1990 Luogo: Pando, Canelones Altezza: 1.86 m Peso: 70 kg Piede: Sinistro Ruolo: attaccante Nazionalità:.

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Abel Hernandez Nome: Abel Mathías Hernández Data di nascita: 08/08/1990 Luogo: Pando, Canelones Altezza: 1.86 m Peso: 70 kg Piede: Sinistro Ruolo: attaccante Nazionalità: uruguaiana Provenienza: Penarol (Uruguay) Scadenza contratto: 2013 Soprannome: El Joya Abel Mathias Hernandez inizia a muovere i primi passi da calciatore a Pando (Uruguay), la sua città natale, con la maglia dellAtlanta. A 11 anni arriva a Montevideo, la capitale, per mettersi alla prova con la squadra del cuore: il Peñarol. Lesperienza dura solo qualche mese, a causa della tanta panchina. I suoi allenatori, infatti, lo considerano troppo fragile dal punto di vista fisico. Abel decide, allora, spostarsi al Central Español per trovare minuti e autostima. E là che inizia velocemente la sua ascesa calcistica: brucia le tappe nelle giovanili, ma la sua costituzione fisica continua a preoccupare: nonostante abbia le qualità per confrontarsi coi più grandi, è troppo spesso soggetto ad infortuni. La prima squadra europea a mettere gli occhi addosso al giovane Hernandez è il Genoa, dove svolge un periodo di prova. Ma luruguagio non supera le visite mediche e torna in Sudamerica. In prima squadra viene lanciato dal direttore tecnico, Adan Machado, e segna subito cinque gol in quattro partite allinizio dellanno scorso. Viene subito soprannominato dai suoi tifosi "El Joya", il gioiello. Il 31 luglio del 2008 il Peñarol torna sulle sue tracce, prelevandolo e realizzando la sua massima aspirazione professionale. Si presenta così ai giornalisti uruguagi: "Sono un giocatore rapido. Posso giocare come rifinitore o al fianco di una punta centrale, dato che le mie caratteristiche fisiche non mi permettono di considerarmi un nove puro". Il 17 ottobre scorso una tegola sembra abbattersi sulla punta del Penarol: gli viene riscontrata unaritmia ventricolare. Se nuovi esami confermassero questa diagnosi, per lui avrebbe significato carriera finita ancora prima di cominciare. Un mese dopo, Abel riceve lok dello staff medico della società uruguaiana, consapevole che il suo problema non era così grave e scartando completamente la possibilità che vederlo in campo possa comportare tragiche conseguenze. Abel Hernandez brilla anche con la maglia della Nazionale. Il ct della Selezione Under 20, Diego Aguirre, lo convoca (nonostante letà, Hernandez è infatti appena diciottenne) nella sua nazionale. E di qualche giorno la grande impresa firmata contro il Brasile, battuto nel campionato sudamericano di categoria per 3-2 grazie proprio a due gol nel finale del nuovo attaccante del Palermo. Adesso si apre un nuovo ed entusiasmante capitolo della carriera di Abel Hernandez, che troverà in rosanero laltra stella del calcio uruguaiano, Edinson Cavani, con cui potrebbe formare una coppia giovane e stellare. Così il procuratore dell’attaccante ex Penarol, Vincenzo D’Ippolito, lo ha descritto qualche giorno fa: “Abel Hernandez è molto veloce, fa le cose difficili in maniera molto semplice, anche se ha diciotto anni. Ha una media gol straordinaria, di una rete a partita in nazionale”. Michel Morganella Il nuovo terzino destro rosanero Michel Morganella ha firmato il contratto che lo legherà al Palermo per i prossimi quattro anni. Il giocatore si è presentato allHotel Quark di Milano accompagnato da alcuni dirigenti rosanero. Il terzino destro elvetico, che giocherà con il numero 26, giunge in rosanero per una cifra intorno al milione e 100 mila euro siglando un contratto fino al 2013. E nato in Svizzera il 17 maggio 1989. Impiegato inizialmente come attaccante nelle rappresentative giovanili svizzere (realizzando 6 reti tra Under 16 e 17), leclettico giocatore elvetico arretra progressivamente il raggio d’azione fino all’attuale ruolo di laterale destro di difesa. Visti i trascorsi in zone più avanzate del campo, tuttavia, non disdegna le posizioni che lo portano ad agire più da centrocampista che da terzino vero e proprio. Prodotto del vivaio del Basilea, ma passato anche per le giovanili del Sion, debutta in prima squadra al termine della stagione 2006-2007, giocando 3 partite in campionato. Nella stagione 2007-2008 colleziona una presenza in campionato, esordendo in Coppa UEFA il 20 dicembre in Amburgo-Basilea (1-1). Nella prima parte della stagione 2008-2009 colleziona 2 sole presenze nella Super League, ma ha la possibilità di esordire in Champions League, giocando titolare il 9 dicembre l’ultima gara della fase a gironi persa in casa contro lo Sporting Lisbona (1-0). Quella gara è stata di riferimento per lo staff tecnico del Palermo e in modo particolare per Davide Ballardini, che ha potuto apprezzare le doti del giovane svizzero. Ma già qualche anno fa, il direttore sportivo Walter Sabatini aveva messo gli occhi addosso a questa promessa del panorama europeo. Morganella ha già vestito le maglie delle rappresentative giovanili svizzere, dalla Under 16 alla Under 19. Il neo difensore, acquistato dal Basilea, è stato intervistato in esclusiva da ilpalermocalcio.it: "Sono molto emozionato per la possibilità di giocare nel campionato italiano ed in una squadra prestigiosa come il Palermo. Non vedo lora di poter indossare la maglia rosanero, davvero molto bella". Morganella ha parlato poi dellattuale campionato italiano: "Ho visto il Palermo in televisione ed è una squadra che mi ha impressionato favorevolmente. Gioca un bel calcio e sicuramente sarà in grado di progredire in classifica. Peccato per le ultime due sconfitte. Chi conosco dei mie nuovi compagni? Personalmente nessuno, ma in tv ho molto ammirato Miccoli, Cavani, Simplicio e Cassani, anche se ripeto è tutto il gruppo che mi è piaciuto". Il nuovo giocatore rosanero ha poi svelato: "Non è stata una trattativa lunga. Mi ha chiamato il presidente Zamparini chiedendomi se ero contento di arrivare al Palermo, gli ho risposto che per me sarebbe stato un grande onore e che sarei arrivato con grandi motivazioni. Ai tifosi del Palermo prometto tanto impegno". (di Giovanni Marchese, Fabio Giacalone e Manuela Corrao)