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NAZIONALE: CT LIPPI ‘APRE’ AD AMAURI

Il Commissario Tecnico della Nazionale, Marcello Lippi, ha parlato in diretta a Sky Sport24, in un’intervista in onda oggi. Su Amauri “Innanzitutto, non voglio prendermi i meriti della.

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Il Commissario Tecnico della Nazionale, Marcello Lippi, ha parlato in diretta a Sky Sport24, in un’intervista in onda oggi. Su Amauri “Innanzitutto, non voglio prendermi i meriti della scoperta di Amauri. Quando sono stornato in nazionale, due anni fa, la Federazione aveva già iniziato un processo di italianizzazione, diciamo così, di Amauri, insieme alla gestione Donadoni, perché avevano individuato in questo giocatore delle qualità tecniche. Mi è stato chiesto se ero convinto di portarlo avanti questo discorso ed ho detto assolutamente si. Questa è la prima precisazione. Un’altra precisazione, credo doverosa, nei confronti di Amauri, che è stato molto attaccato nel periodo in cui si diceva che non prendeva mai una decisione, o di qua, o di là, è che lui l’ha presa subito la decisione. A me ha detto subito, otto, dieci mesi fa, un anno fa, che lui era italiano, che si sentiva italiano, che voleva diventare italiano, che voleva giocare solo nella nazionale italiana. Però, non poteva dirlo pubblicamente, quando lo chiamavano dal Brasile. Però, a me lo ha detto subito. Questo lo sanno perfettamente anche gli altri giocatori della nazionale. Ho sempre detto che non avrei parlato mai di Amauri, semplicemente perché non era italiano. Oggi, che è diventato italiano, dico queste cose di Amauri, aggiungendo anche, però, che essendo diventato italiano, da oggi in avanti sarà visionato come qualsiasi giocatore italiano. Questo non significa che sarà certamente convocato”. Però, ci sono le condizioni per farlo “Perché è diventato italiano, come qualsiasi altro italiano. Cioè, non c’è una promessa, non c’è niente. C’era la promessa di chiarire questa cosa nel momento in cui sarebbe stato possibile, cioè oggi. Se gioca bene, può darsi che venga convocato, se non gioca bene, non verrà certamente convocato”. Manca solo un mese alla lista FIFA “Mancano cinque partite, non ne ho molte a disposizione, in effetti”. Quindi, si gioca tutto adesso come gli altri “Ha avuto tutto l’anno a disposizione, comunque”. Ranieri e Mourinho hanno atteggiamenti diversi: quale le piace di più? “Nessuno dei due. O meglio, tutti e due, o nessuno dei due. Nel senso che, non voglio valutare una cosa, piuttosto che l’altra. Ognuno ha il suo modo di fare, ognuno ha le sue qualità, le sue caratteristiche, la sua mentalità, il suo tipo di squadra, ognuno ha il suo rapporto con i giocatori. Perciò, ognuno segue il suo percorso e non sta a me giudicarli. Mi limito soltanto ad assistere come semplice spettatore, non m’interessa chi vincerà. A questo punto, credo che se lo meritino tutte e due e la differenza, probabilmente, sarà di un punto. Comunque sia, alla fine bisognerà applaudire tutte e due le squadre. Senza dimenticare che, nel frattempo, una delle due ha un’altra cosa molto importante da fare, la semifinale con il Barcellona, e gli facciamo un grande in bocca al lupo”. Consigli per Mourinho: come si ferma Messi? “Non ho mai affrontato Messi. Mourinho e l’Inter lo sanno perfettamente. Sposo di più la teoria di cercare di mettere in condizione la squadra di non servire con grande continuità e facilità Messi”. No alla marcatura individuale, dunque? “Oggi, nessuno è in grado di fare una cosa del genere”.