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MORGANELLA: “PALERMO, MANCA IL REGISTA; ECCO COME EVITARE I PLAY-OFF. E SUL MIO FUTURO..”

di Claudio Scaglione Il Palermo di Giuseppe Iachini dovrà sfruttare al meglio questa campagna invernale di calciomercato: vi sono delle esigenze da soddisfare, tra cui il play-maker in mezzo.

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di Claudio Scaglione Il Palermo di Giuseppe Iachini dovrà sfruttare al meglio questa campagna invernale di calciomercato: vi sono delle esigenze da soddisfare, tra cui il play-maker in mezzo al campo e un’alternativa sulla fascia di sinistra a Fabio Daprelà. Un settore adeguatamente ricco è, invece, quello sulla corsia di destra, dove ai già presenti Morganella e Pisano, si è aggiunto anche Roberto Vitiello che, stando a quanto dichiara lo stesso, può ricoprire diversi ruoli. Data questa molteplicità di alternative sull’out di destra, negli ultimi giorni è rimbalzata una voce secondo cui Morganella sarebbe in uscita. Come commenti queste voci, Michel? "Io ho la testa solo al Palermo, ho un contratto e rispetto questo contratto, non ho proprio voglia di andare via, voglio andare in Serie A col Palermo. Vitiello è un uomo in più, è un elemento che aumenta la concorrenza, ma fa parte del gioco, come quando in rosa cera Cassani, è sempre stato così". In che modo potresti reagire ad un’eventuale cessione? "Il Palermo ha un obiettivo, andare in Serie A, per questo la società fa di tutto per raggiungere lobiettivo. Se poi ci sarà bisogno di cedere uno dei giocatori che fanno la fascia destra lo deciderà la società". Congeliamo per il momento il capitolo mercato e focalizziamo l’attenzione sulla tattica. A tuo parere, dopo il 3-5-2, il 4-3-1-2 può essere il modulo del girone di ritorno? "Va chiesto al mister, ma stiamo lavorando con tanti moduli perché potremo cambiare di volta in volta, è il mister che ce lo chiede. Stiamo provando da un po questo modulo". Riproponendo il vestito tattico del girone d’andata (3-5-2), la principale annotazione che viene fatta è quella che alla squadra manca un regista. Secondo te ne ha bisogno il Palermo? "Sì, sono daccordo. Abbiamo Di Gennaro e Vazquez, ma manca uno che fa lultimo passaggio. Forse uno che sta sulla trequarti secondo me ci manca. Poi il mercato lo fa la società". Mercato per migliorare la rosa, mercato per porre rimedio a qualche lacuna. La testa è sempre alla promozione. Tutti dicono che il Palermo è stra-favorito: sei d’accordo? "Tutti dicono che il Palermo è favorito, può essere giusto, ma noi sappiamo che la Serie B è così, che tutte le partite sono difficili. Siamo partiti un po male, grazie anche a Iachini abbiamo superato il momento complicato e abbiamo risalito la classifica. Ci fa andare in difficoltà giocare contro squadre molto chiuse che possono andare in contropiede". 40 i punti totalizzati dai rosanero in queste prime 21 gare di campionato. Quanti ne mancano per andare in A? "Devo dire che io con i punti non sono bravo, non posso rispondere. Dobbiamo pensare partita dopo partita e dare il massimo". La parola “promozione” fa già parte del tuo curriculum: col Novara nella stagione 2010-11 hai conseguito il terzo posto e – dopo i Play-Off – hai raggiunto la massima serie. Quali differenze noti rispetto alla B che hai vinto col Novara? "A Novara e Palermo non avevamo la stessa squadra, avevamo meno qualità, abbiamo vinto perché eravamo un gruppo. Qui contano di più le qualità individuali, abbiamo nomi veramente importanti e possiamo andare lontano". Come detto, in quell’occasione, nel giro di due mesi, siete passati dal capeggiare la classifica ad essere la terza forza del campionato: questo vi obbligò a disputare i Play-Off. Cosa deve fare il Palermo per evitare tutto ciò? "Sì, a Novara eravamo primi con 7-10 punti davanti al Torino e siamo partiti un po’ molli nella seconda parte di campionato, siamo andati ai Play-off alla fine e siamo saliti attraverso quelli. Dobbiamo partire forte, senza pensare di essere primi, anzi, dobbiamo giocare al meglio perché nei prossimi due mesi si decide il campionato. Vogliamo continuare la strada cominciata nel 2013. Abbiamo finito con due vittorie". A proposito di vittorie, qual è quella a cui sei particolarmente affezionato? "Sono tutte sono state fondamentali, Avellino, Padova, Siena... anche il pareggio fuori casa ti dà il punto in più che ti fa andare in Serie A. Non saprei decidere". Nella partita contro la Ternana hai trovato il tuo primo gol in rosanero e in carriera. Ti sei prefissato di siglare altri? "Spero che possa succedere. Certo, mi fa piacere lidea di riuscirci ancora. Spero di poterlo fare presto. Se Iachini mi chiede anche di provare la conclusione? No, lui non è uno che ama quelli che tirano da fuori area, però se capita va bene lo stesso".